Domenica 21 Ottobre 2018 07:28 |
Arpa Lombardia a diramato (sinteticamente) i risultati delle rilevazioni della qualità dell’aria a seguito dei recenti incendi nella zona nord di Milano in impianti di stoccaggio di rifiuti di cui abbiamo parlato recentemente. Secondo Arpa (18.10) il livello di diossine e furanti (in diossine “equivalenti” PCDD/F TEQ) è stato pari a 0,5 picogrammi/mc per l’incendio IPB zona Bovisa (il picogrammo è un milionesimo di microgrammo e quindi un miliardesimo di milligrammo) commentando come segue “i valori registrati nelle prime ore dell’evento rientrano nella fascia inferiore della casistica riferita agli incendi più importanti avvenuti dal 2017 in Lombardia” (tenendo anche conto del fattore meteo che “quella notte era favorevole alla dispersione della colonna di fumo verso l’alto”).
Il 19.10 sempre Arpa indica i risultati di analisi successive con concentrazioni pari a 0,75 picog/mc di PCDD/F TEQ in relazione al secondo incendio (RIECO) a Novate Milanese, nella stessa giornata il dato del nuovo campionamento in zona Bovisa ha fornito un valore ben superiore e pari a 6,7 picog/mc (incremento dovuto alle operazioni di spegnimento delle masse di rifiuto che hanno determinato un abbassamento delle temperature di combustione che favorisce la sintesi delle diossine e anche minori fattori convettivi di dispersione degli inquinanti). Il giudizio sull’impatto è rimasto invariato e il Comune ha diramato notizie tranquillizzanti in particolare confrontando questi valori con le indicazioni contenute nelle linee guida dell’OMS (Air Quality Guidelines for Europe, 2000) che, in sintesi, afferma: a) la concentrazione di diossine nell’aria urbana “di fondo” è intorno a 0,1 picogrammi/mc (quindi 67 volte meno la concentrazione più elevata riscontrata nell’evento di Novate Milanese); Senza voler fare alcun allarmismo occorre considerare anche che : Nel 2006 chi scrive presentò delle note riguardanti le misurazioni di diossine in corso durante l’avviamento del nuovo impianto di incenerimento di Milano (Silla 2). Durante quel monitoraggio il sistema “intercettò” un evento simile ovvero un incendio di un deposito di rifiuti nelle vicinanze (Settimo Milanese) che evidenziò un “picco” di diossine pari a 2,5 picog/mc (2.488 femtogrammi/mc) rispetto a situazioni “normali” (invernali) riscontrate nella città di Milano intorno a 0,2 picog/mc. NON C’E’ AFFERMAZIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE SE NON E’ ANTIFASCISTA
Qualche giorno fa abbiamo pubblicizzato e aderito alla manifestazione svoltasi a Barga il 13.10 contro il progetto di un pirogassificatore di rifiuti. E’ stata una adesione, come in molti altri casi, “alla cieca”, fidando in chi ci proponeva l’iniziativa (un comitato locale conosciuto da persone che fanno parte di Medicina Democratica) e il tema che ci ha visto, anche in Garfagnana (Lucca), molte volte presenti a sostenere le lotte ambientali. Li rassicuriamo : non devono dubitare un attimo che Medicina Democratica abbia smarrito la barra e il riferimento integrale alla Costituzione Repubblicana nata sulla sconfitta del fascismo e del nazismo ove il diritto alla salute è parte di una continua estensione dei diritti di tutte le persone unitamente a tutti gli altri diritti, democrazia in primis. Sostenendo i movimenti ed in particolare realtà locali può capitare di non rendersi conto immediatamente di camminare assieme a soggetti con visioni incompatibili con le nostre e con quelle della democrazia. Se ognuno se ne stesse a casa (dietro un iPhone o altro) non si farebbero errori ma si abbandonerebbero le lotte e il sostegno alle popolazioni autoorganizzate che sono parte della nostra storia e del nostro patrimonio. MA QUANTI PICOGRAMMI SERVONO PER RENDERE “NOCIVA” LA DIOSSINA ?Continueremo a sostenere la lotta locale, facendo più attenzione a chi transita in zona …
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Scritto da Marco Caldiroli |