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IN RICORDO DI FALCONE E BORSELLINO A FOGGIA
Domenica 20 Gennaio 2019 08:22

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AL SINDACO DI FOGGIA,

Caro Presidente della Fondazione Banca del Monte, dott. prof. Aldo Ligustro,

Le foto dello stato nel quale versa l'appena costruito e dedicato a Falcone e Borsellino, del Mausoleo che ricorda il sacrificio dei due eroi uccisi vilmente da quell' Italia collusa con la politica che, non cambierà mai. Prendersi i figli migliori, le migliori teste pensanti è sempre stato un gioco da ragazzi,  nel nostro povero Paese. Pensate: Andreotti fu dichiarato mafioso per un certo periodo della sua vita politica, per noi, tutta tutta la sua esistenza! L'avvocato che l'ha mezzo salvato è stato promosso a Ministro della Repubblica. Riconoscimento di quell' Italia che doveva rivoltarla come un calzino e ripulirla di tutte le malefatte da cinquant'anni di governi clerico fascisti.

 

Ci rivolgiamo al Sindaco per il restauro immediato di un'opera indecifrabile, ma meglio di niente,  che non spiega il senso, il messaggio a noi poveri mortali, progettata senza la minima cura e amore per i due martiri ,un'opera d'arte deve contenere  un messaggio chiaro per tutti. Gia cade a pezzi, tutta arruginita, le targhe fatte di cartone e incollate con il silicone si sono staccate . Da questi particolari, si deduce quanto rispetto riserviamo a quanti sono stati costretti a lasciare la propria vita, disintegrati,mitragliati, bombardati, perchè nulla restasse del loro grandissimo valore etico-morale e culturale, del loro impegno per conoscere fatti e misfatti dell'incesto malavita e politica.E' un dato di fatto che uomini delle istituzioni avvicinarono gli uomini di Cosa nostra chiedendo "cosa volessero per fermare il 'muro contro muro'" e quelle bombe che hanno insanguinato il nostro Paese. Un'interlocuzione avvenuta tra gli ufficiali dei carabinieri Mario Mori e Giuseppe De Donno, all'indomani della strage di Capaci, con il sindaco mafioso Vito Ciancimino. E Di Matteo ha letto alcuni passaggi della sentenza laddove è scritto che "non v'è dubbio, che quei contatti unitamente al verificarsi di accadimenti (quali l'avvicendamento di quel ministro dell'Interno che si era particolarmente speso nell'azione di contrasto alle mafie, in assenza di plausibili pubbliche spiegazioni) che potevano ugualmente essere percepiti come ulteriori segnali di cedimento dello Stato, ben potevano essere percepiti da Salvatore Riina già come forieri di sviluppi positivi per l'organizzazione mafiosa nella misura in cui quegli ufficiali lo avevano sollecitato ad avanzare richieste cui condizionare la cessazione della strategia di attacco frontale allo Stato".

 

 

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L'opera sicuramente è stata realizzata dal Comune, non sappiamo quanto è venuta a costare, non lo vogliamo sapere, una cosa chiediamo che sia la Fondazione Banca del Monte con la sensibilità che la contradistingue, del suo presidente, a far deliberare la riparazione, dai soci che cononosciamo, tra i quali il dott. Andretta e quel gran signore dell' architetto Telesforo, che ci onora della sua amicizia e quella dei figli.

Ringraziamo di cuore, nella certezza che la cosa si farà.

Cordiali saluti.

Mario Arpaia

 

Scritto da Mario Arpaia   
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