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In memoria delle vittime del vajont
Lunedì 09 Agosto 2010 08:39

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La Giornata della memoria dedicata al Vajont potrebbe essere presto realtà

L’on. Simonetta Rubinato è intervenuta martedì 3 agosto durante i lavori della I Commissione Affari Costituzionali nella quale erano in discussione i progetti di legge 197 Murgia e 3351 Rossa (di cui Rubinato è  seconda firmataria) per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di tragedie causate dall’incuria dell’uomo e dalle calamità naturali. Nelle sedute precedenti del 20 e 29 luglio le proposte di legge erano stato illustrate e si era dato spazio all’audizione dei rappresentanti del Comitato per i sopravvissuti del Vajont e dell’associazione Memoria Condivisa.

Dopo aver riportato alcuni ricordi personali sul Vajont, l’on. Rubinato ha auspicato che la Commissione decida al più presto di stabilire che il 9 ottobre (anniversario della tragedia) diventi la Giornata nazionale della memoria dei disastri ambientali. Una proposta che è stata condivisa dalla relatrice Annagrazia Calabria che ha proposto alla Commissione di adottare il disegno di legge 3351 come testo base. Il 13 settembre scadranno i termini per la presentazione di eventuali emendamenti e poi, come annunciato dal Presidente della I Commissione, la proposta di legge potrà essere votata dalla Commissione in sede legislativa, senza quindi passare in Aula. Un iter veloce che fa sperare che già dal 2010 si possa celebrare la Giornata nazionale della memoria delle vittime del Vajont e di altre analoghe tragedie.

Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di tragedie causate dall'incuria
dell'uomo e dalle calamità naturali. C. 197 Murgia e C. 3351 Rossa. (Seguito dell'esame e rinvio ‐
Adozione del testo base).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30
luglio 2010.
Simonetta RUBINATO (PD), premesso che, essendo nata a Treviso pochi mesi dopo la tragedia del
Vajont, ha ricordi personali del trauma dei superstiti e dei parenti delle vittime, dichiara di essere
rimasta sempre colpita dalla mancanza di memoria storica del Paese rispetto a quella tragedia, della quale non c'è traccia nei libri di storia nonostante sia la più grave catastrofe che abbia colpito la popolazione civile in Europa dal dopoguerra ad oggi. Solo di recente è stata acquisita una memoria comune di quegli eventi, soprattutto grazie all'impegno dell'attore Marco Paolini, che si è adoperato per far conoscere a tutti una tragedia che era stata in qualche modo
dimenticata. Ricorda che Longarone fu letteralmente rifondata. I superstiti vollero infatti che la città risorgesse esattamente dove era stata, nonostante il parere contrario dei tecnici del Governo
che suggerivano che fosse ricostituita altrove. In questo modo la popolazione ha cercato in qualche modo la sua rivalsa contro le istituzioni pubbliche, che con la loro negligenza avevano permesso quella catastrofe. Tra l'altro, il monte dal quale si staccò la frana che diede origine al disastro si chiama monte Toc e «toc» nel dialetto di Belluno significa qualcosa come «marcio»: in altre parole, era di dominio pubblico che quel monte era franoso e costituiva un pericolo per la diga in costruzione. Riferisce al riguardo della commovente testimonianza resa da un sopravvissuto ad un recente convegno promosso dall'Associazione Memoria condivisa: un uomo
che ha perso la famiglia nella tragedia e che è sopravvissuto solo perché momentaneamente assente da Longarone. Quest'uomo, che per ragioni di lavoro frequentava il cantiere, era a conoscenza dei dubbi degli operai sulla sicurezza del progetto e si è rimproverato per tutta la vita di non aver fatto nulla per avvisare la popolazione e impedire la catastrofe. È solo una tra le tante dolorose storie dei sopravvissuti, la cui tragedia si aggiunge alla tragedia dei morti. Per rispetto di
queste persone e a monito perché cose del genere non accadano più, le istituzioni hanno il dovere di non permettere che la tragedia del Vajont ‐ una tragedia causata dall'incuria dell'uomo e dalla negligenza delle istituzioni stesse ‐ sia dimenticata. Per questo auspica e confida che la Commissione intenderà stabilire nel 9 ottobre la Giornata nazionale della memoria.


  LEGGI LA SINTESI DELL'INTERVENTO DELL'ON. SIMONETTA RUBINATO IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI (45 KB)

  CONSULTA IL TESTO DEL PDL 3351 ROSSA E RUBINATO  (133 KB)

Scritto da On. Simonetta Rubinato   
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