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Como, urla e insulti contro Dell'Utri "Mafioso, devi andare in carcere"
Martedì 31 Agosto 2010 06:31

Il senatore del Pdl è stato costretto ad abbandonare il palco a un´iniziativa sui diari di Mussolini

Mezz'ora di contestazione, prima della decisione di abbandonare il palco. Urla e striscioni, "vergogna", "mafioso", "devi andare in carcere", tutti all'indirizzo di Marcello Dell'Utri, ospite ieri pomeriggio della rassegna culturale "ParoLario" a Como per presentare i (presunti) diari di Mussolini che il senatore ha acquistato e che a breve verranno pubblicati da Bompiani.

L'invito aveva già acceso le polemiche, la contestazione era attesa - lo stesso Dell'Utri aveva rinunciato a partecipare, sabato scorso, all'inaugurazione della rassegna - anche se non con l'intensità che poi ha effettivamente avuto. Nei giorni scorsi l'Anpi, i giovani comunisti, anche il Pd avevano criticato la decisione degli organizzatori di ospitare un dibattito sui discussi diari - la loro autenticità non è mai stata accertata - con il senatore del Pdl da poco condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.

La contestazione a Dell'Utri

Lo spazio di piazza Cavour era affollatissimo, c'erano circa novecento persone, il doppio dei posti a sedere. Alle diciotto sono saliti sul palco Dell'Utri e i due giornalisti che avrebbero dovuto parlare con lui soprattutto dell'ultima acquisizione del fondo su Mussolini, un'agenda del 1942. Ma il dibattito non è neanche iniziato. I contestatori, alcuni con indosso magliette che componevano la scritta "Mafioso", hanno srotolato striscioni - su uno si leggeva "Marcello, baciamo le mani" - gridando di tutto, da "Fuori la mafia dallo Stato" a "Altro che in galera, devi essere appeso per i piedi", controllati dai poliziotti, dalla Digos e dalla scorta di Dell'Utri, intervenuta quando alcuni contestatori sono saliti sul palco.

Neanche l'allontanamento dei più facinorosi è servito a calmare la situazione. Perché, a quel punto, quando gli organizzatori hanno chiesto al pubblico se si poteva andare avanti, c'è stato un coro di no, con alcuni anziani che gridavano al senatore "Devi andare via da Como". Così è arrivata la resa: Dell'Utri ha deciso di abbandonare, è uscito dall'ingresso principale protetto dalla scorta e la sala si è rapidamente svuotata.

"Era tifo organizzato, sembravano ultrà da stadio: ho presentato i diari altre volte e non mi è mai successo che mi impedissero di parlare quelli che si riempiono la bocca della parola libertà", ha commentato, aggiungendo la disponibilità, che gli è stata richiesta, a riprovarci. Spiega una degli organizzatori della rassegna, Paola Carlotti: "Il nostro invito non aveva nulla a che fare con la politica, volevamo soltanto parlare con Dell'Utri, che ne detiene i diritti, di un libro che, al di là del dibattito sulla sua autenticità, fa discutere come documento storico".

 

Scritto da La Repubblica - Oriana Liso   
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