Mercoledì 01 Dicembre 2010 17:41 |
Micaela Coletti in ospedale alcuni giorni dopo la tragedia VAJONT Al Signor Sindaco Roberto Padrin Municipio- Via Roma,60 32013 LONGARONE BL Vorrei poter dire l'ultima parola riguardo al Progetto della centralina sul Vajont. il nostro pensiero è stato perfettamente esposto nei vari articoli che sono usciti ultimamente, da quando c'è stato il primo articolo sulla centralina.
Altre cose ci sarebbero da dire, altri punti da sottolineare, da discutere... .la tragedia del Vajont è iniziata per il benessere della comunità, anzi, per molte comunità, per il potere, per i soldi. ..ma quale comunità ha "godutoli di questo benessere, quali superstiti, quali sopravvissuti, soprattutto, hanno goduto dei benefici che la diga avrebbe dovuto portare?? chi, dopo la tragedia, avendo perso tutti e tutto, ha avuto una casa, la prima cosa che ogmmo dovrebbe avere, chi l'ha avuta... i sopravvissuti no, forse perché erano bambini e questa, a quanto pare, è stata e sarà sempre una nostra colpa... considerata colpa da coloro che erano in grado di gestire sia la massa di denaro che è arrivata, sia gli interessi di tutti e proprio a loro domando" Perché non avete avuto il bisogno di pensare a coloro che, bambini, sono rimasti soli, senza nessuno... a loro avreste dovuto pensare, allora, inunediatamente.... A loro avreste dovuto fare da padre e da madre perché erano figli vostri, della vostra comunità invece avete voluto dimenticare di questi poveri bambini. troppo piccoli per potersi gestire, troppo grandi per poter dimenticare ....cosa avete fatto per noi. vorrei saperlo '" Ora parlate della comunità, parlate dei benefici che porterete alla Comunità....ripeto quello scritto prima, quale Comunità.... O non ricordate che ci sono due Comunità, ben distinte, con tematiche diverse, bisogni diversi, condizioni diverse•....quella del prima -1963. poca cosa rispetto a quella del dopo-'63 che ha riempito il vuoto lasciato da coloro che sono morti. anzi. sono stati tutti assassinati. trucidati, per la "comunità", per il loro benessere, ma che hanno avuto in cambio? ...dopo 47 anni avete addirittura tolto l'unico posto deputato alla memoria, il Cimitero. luogo dove aVremo potuto ricostruire la nostra memoria, la memoria di Longarone. ma no! Era troppo lasciare a noi l'unico luogo che avremo potuto chiamare, perché così è. Longarone....ma tant'è, siamo troppo pochi per avere una voce che sia udibile tra le forti voci di chi ha solo interessi... quello che mi preme ora. è chiedere a coloro che hanno detto: non credo che le vittime si rivolterebbero per un progetto di questo tipo, anzi, ne sono certo! - "è il desiderio di coloro che sono morti è che i vivi abbiano dei benefici di sicuro non spiacerebbe, anzi !! Vorrei chiedere loro: avete conosciuto personalmente qualcuno che quella notte è perito nella tragedia? li conoscete così bene da sapere i loro desideri. i loro convincimenti? Pensate davvero, dopo il tipo di morte che banno subito, credete davvero che direbbero di sì? Quanta arroganza, sicumera, per un giovane che la tragedia l'ha soltanto letta.. non ne ha annusato l'odore, non ne ha memoria sulla pelle, dell'acqua che ha tolto, grattato, scamificato la pelle di coloro che sono morti e l'anima di coloro che si sono salvati, solo per destino .....cosa devo dire di chi è definito "pastore di anime ", se non erro, il colloquio con i morti è fortemente proibito dalla religione cristiana... coloro che dicono di parlare con i morti sono fortemente invisi dalla cristianità...eppure, qui, a Longarone, abbiamo la "fortuna" di avere un parroco che conosce il desiderio dei morti, i nostri morti, di sapere che a loro non" dispiacerebbe, anzi !!! " .....domando anche a lui, chi ha conosciuto delle 2000virtime, chi ba conosciuto così intimamente, così perfettamente da sapere cosa direbbero.. .io, da figlia, sorella, nipote, con la ''pretesa'' di conoscere un pochino mio padre, mia madre, mia sorella e mia nonna e soprattutto conoscendo perfettamente, perché sulla mia pelle, quella notte, l'acqua e l'aria e la terra che mi ha sepolta e la desolazione nel vedere quelle rocce bianche traslucide.... non sapere più dove sono i tuoi, ... non sapere più di chi sei ...dì conoscere perfettamente il volto della morte del Vajont, volto che voi non conoscete, non conoscerete mai mentre noi ci conviviamo da 47 anni .... voi, abbiate il coraggio di guardarle, quelle foto, dalla prima all'ultima... gu3;I'datele, guardatele con attenzione, cercate tra quei volti deformi una qualche parvenza di umanità, qualcosa che ricordi i lineamenti di qualcuno...poi chiedetevi come sono morti....secondo voi, cbe ci parlate con loro, secondo voi hanno sofferto? si sono resi conto di cosa stava capitando...banno avuto il tempo, la possibilità di pensare a coloro che lasciavano...ai loro figli, ai loro genitori, ai loro amici .....non hanno, per caso, perso la vita, anzi, strappata, per il "beneficio della comunità',? non è stata tolta la possibilità ai papà di diventare nonni, alle mamme di partecipare alla vita dei loro figli, ai figli di diventare genitori? e tutto ciò per "il bene comune "'???? Ma questo cosiddetto "bene comune" riguarda chi coloro che tutto hanno perso ma non hanno avuto nemmeno il diritto di piangere i loro morti o ai soliti approfittatori che nulla hanno perso o che hanno dimenticato di aver perso qualcuno..... E' vergognoso che solo dopo 47 anni, con la mole di denaro che da sempre si riversata su Longarone, speculare ancora su coloro che hanno l'unica colpa di esserci, di esserci stati prima, durante ed anche ora....quando ci sarà un'Amministrazione che prima di tutto metterà in primo piano i bisogni di costoro, di coloro che hanno ancora tanto dolore....quando avremo la possibilità di usufruire di un aiuto psicologico, da tutti richiesto, compresi i convegni mondiali, fatti solo per uso e consumo di coloro che cercavano una visibilità ma al bisogno reale di coloro che hanno subito la tragedia no, a loro mai nulla se non il dovere di stare zitti e di disconoscere, di Don parlare, di quello che hanno subito! Se avete un minimo di dignità, di cuore, aspettate che gli ultimi sopravvissuti e superstiti siano morti poi agite come vorrete, fate dei luoghi della memoria quello che vi può portare più denaro possibile ma solo dopo, questo è quello che vi chiediamo, l'unica cosa. Micaela Coletti COMITATO PER I SOPRAVVISSUTI Comune di Longarone Reg.: 001273512010 Data: 25/11/2010 Ora: 07.58 Uff. AREA AMMINISTRATIVA Longarone;23/1l/20 IO Comitato per i sopravvissuti del Vajont Via Roma, 41 - Longarone - BL Te!.: 0437 573002 - 339 8195144 e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. |
Scritto da Micaela Coletti |