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Don Luigi Merola prete anticamorra
Sabato 15 Gennaio 2011 08:20

Don_Luigi_Merola

La chiesa è una grande  organizzazione e una presenza sul territorio capillare,  se  impegnata  a fianco dei più deboli, potrebbe dare un grandissimo contributo per salvare l' Italia dal baratro nel quale  è precipitata. Purtroppo una parte importante  è schierata con il Potere e contro i più deboli. La vera chiesa si espresse con Don Milani a  Barbiana,  fu combattuta e annullata.

Se fosse stata appoggiata, immaginate quanti don Milani e Don Merola avremmo avuto in Italia.

 

M.Arpaia

L'unico vero combattente della camorra in città, tant'è che dopo essere stato messo sotto scorta viene poi cacciato. È così che don Luigi Merola viene visto dall'ex console americano Patrick Truhn nella relazione diffusa da Wikileaks. Una considerazione che il diplomatico a stelle e strisce fa dopo aver toccato con mano il lavoro del prete-coraggio ed aver lavorato insieme insegnando la lingua inglese ai ragazzi dell'associazione "'A voce de' criature", strappati dalla strada proprio grazie all'opera del sacerdote.

Che effetto le fa questa relazionedel console?

«Da un certo punto di vista è anche una piccola soddisfazione personale, perché significa che qualcuno valuta importante il lavoro compiuto per i giovani di Napoli, ma visto da un altro punto di vista c'è poco di cui essere felici».

Si riferisce alla paventata assenza di attività anticamorra delle istituzioni?

«Sì, ed infatti credo che quella del console sia una radiografia tanto drammatica quanto reale della situazione partenopea. È inutile nascondersi dietro ad un dito, la politica troppo spesso delega l'azione di baluardo della legalità alle parrocchie, troppo spesso senza neppure sostenere chi è in prima linea per aiutare i ragazzi a fuoriuscire dal vortice».

Lei ha toccato con mano le carenza della politica...

«Assolutamente sì, e l'ultima conseguenza strettamente personale riguarda un incidente automoche mi è accaduto proprio ieri. Nonostante la scorta per difendermi non posso utilizzare le corsie preferenziali e nel traffico cittadino sono stato tamponato riportando un po' di ferite. Ma c'è dell'altro come progetti approvati,deliberati e mai finanziati».

Cosa vorrebbe dire all'ex console americano?

«Nutro una profonda stima per la persona, che quando è andato via si è assicurato che il suo successore continuasse nell'opera intrapresa con noi».

Non crede che l'atto di accusa dell'ex numero uno di piazza della Repubblica fosse rivolto

anche a qualche suo collega?

«Da quando c'è il cardinale Sepe ogni parroco ha il compito di combattere la camorra. Certo, ognuno ha il suo carattere ed un coraggio che non può essere uguale per tutti».

Intervista da Il Roma del 14 Gennaio 2011

di Mariano Rotondo

Scritto da Don Luigi Merola   
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