Foto di Jacopo M.Tuti (Cervignano)

Quattrocento, come da previsioni, i giovani studenti della regione che nella mattinata di sabato 5 marzo hanno invaso Casarsa della Delizia e hanno animato i luoghi topici della memoria pasoliniana: il "Glisiut" di San Croce, la stazione ferroviaria transito di quei treni tanto cari a Pier Paolo, il bar "Agli amici" sito nella casa da cui risuonò la magica parola "rosada", primo germe dell'amore pasoliniano per suoni friulani da riversare in poesia, e naturalmente il Centro Studi, cuore e meta obbligata per tutti di un viaggio capace di trasformare in occasione di scuola vera e vissuta un luogo all'aria aperta.

Giusto il tempo di sistemare zainetti e cellulari e scendere dai pullman, provenienti da Staranzano, Cervignano, Grado, Udine, San Vito, Sesto Al Reghena, Valvasone, e poi via per un viaggio festoso, la cui ragione era data dalla ricorrenza del compleanno di Pasolini, nato a Bologna appunto il 5 marzo di 89 anni fa, nel 1922, ma poi formatosi definitivamente in gioventù nel Friuli contadino e materno e in una natura ancora incontaminata e popolare, povera e autentica.

Ad ogni tappa, con rotazione perfetta tra piccoli gruppi, i ragazzi sono stati accolti dagli attori, altrettanto giovani, del Post- Palio Teatrale Studentesco di Udine, oggi universitari, che hanno letto per i coetanei passi selezionati a loro piacere dal Pasolini poeta friulano e poi saggista corsaro, in cui riflettere anche la propria sensibilità di generazione turbata del Duemila. Dietro le quinte, naturalmente, c'era il grande lavoro precedente di alcuni attenti animatori adulti, che già dal mese di ottobre hanno organizzato dei momenti di preparazione nelle singole aule di 14 scuole: lo staff della cooperativa Damatrà (Mara Fabro e Ornella Luppi, in testa), i responsabili di 26 biblioteche coinvolte anch'esse nel progetto e tutto il Centro Studi in forze dispiegate.

Infine, per tutti, appuntamento collettivo al Teatro Pasolini di Casarsa, dove la bravissima e coinvolgente attrice Aida Talliente, accompagnata dalla chitarra dal vivo di Francesco Bertolino, ha snocciolato un emozionante racconto sul Pasolini che sapeva parlare al cuore e alla intelligenza dei giovani, anche quando negli anni Settanta ne criticava e paventava gli smarrimenti consumistici. Un bel momento di teatro, a cui ha garantito un picco di straordinaria emozione la testimonianza sul palco di due vecchi casarsesi dai capelli bianchi e dalla freschezza inimitabile, che con Pasolini hanno condiviso parte della propria meglio gioventù: il canterino Gigiòn Colussi, parte di un coro per cui Pasolini compose deliziosi versi da villotta, e il commosso Livio Schincariol. E, in nome dell'incontro tra generazioni, tra vecchi saggi e giovani curiosi, capaci di entrare in comunicazione reciproca, la mattinata si è chiusa con palpabile emozione. Una bella festa di compleanno, dunque, per l'amico Pier Paolo, a cui i giovani, molto più di tanti sussiegosi esegeti, hanno tributato un omaggio del cuore, che si spera venga ripetuto ogni anno e diventi una consuetudine radicata.

Angela Felice

Le foto dell'incontro

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