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Lettera aperta all' On. PANIZ
Mercoledì 23 Marzo 2011 07:40

bilancia

I poteri (politico e giudiziario) sono equiordinati e distinti e ognuno è limite dell'altro? O il solo potere è quello politico e ha una primazia sugli altri che sono deroghe, eccezioni? La si può dire in un altro modo: i potenti hanno gli stessi diritti e responsabilità di chi potente non è o chi ha il potere deve essere giudicato per quel che è, non per quel che fa o ha fatto? A questa domanda, negli ultimi cinque anni si è fatta strada la pericolosa tentazione giacobina del "berlusconismo" di considerare legittimo un solo potere, il potere politico. Per dirla con le parole di Berlusconi: "In una democrazia liberale chi governa per volontà sovrana degli elettori è giudicato, quando è in carica e dirige gli affari di Stato, solo dai suoi pari, dagli eletti del popolo".

Scritto da Mario Arpaia   
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