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Torna libero Pierluigi Concutelli nel '76 uccise il giudice Occorsi
Mercoledì 20 Aprile 2011 06:31

Concutelli

Il figlio del magistrato: "Sconcerto e dolore della nostra famiglia". L'ex terrorista, oggi 67enne, dal 2009 era agli arresti domiciliari dopo essere stato colpito da una grave ischemia cerebrale. Per l'omicidio del sostituto procuratore e di due neofascisti in carcere è stato condannato a tre ergastoli

Torna libero Pierluigi Concutelli nel '76 uccise il giudice Occorsio Pierluigi Concutelli

E' libero da sabato scorso Pierluigi Concutelli, il leader di Ordine Nuovo, che, il 10 luglio del 1976, uccise a Roma il sostituto procuratore Vittorio Occorsio, 'responsabile' di aver portato allo scioglimento il gruppo neofascista. Nei giorni scorsi a Concutelli, fra i protagonisti della stagione del terrorismo nero, è stata infatti riconosciuta la sospensione della pena per le gravi condizioni di salute. L'ex terrorista dal marzo 2009 era agli arresti domiciliari, che aveva ottenuto dopo essere stato colpito da una grave ischemia cerebrale.

SFOGLIA REPUBBLICA Concutelli e l'omicidio del giudice Occorsio

Secondo il blog "Fascisteria" curato dal giornalista Ugo Maria Tassinari, Concutelli due anni fa "ha subito infatti un grave ictus che gli impedisce di parlare e di alimentarsi regolarmente", si legge nel blog. "Dopo il riconoscimento del beneficio da parte del giudice dell'esecuzione della pena, ha lasciato gli arresti domiciliari - era ospite del fratello a Portogruaro - ed è stato trasferito dagli amici che lo assisteranno in una casetta sul mare, sul litorale di Ostia, a Roma", si spiega nel blog di Tassinari.

Da quando è stato colpito dall'ischemia cerebrale, Concutelli è assistito da Emanuele Macchi, che fu uno dei capi dello spontaneismo armato. Pariolino, più volte arrestato, Macchi è stato condannato come uno dei capi del Mrp (Movimento rivoluzionario popolare), gruppo di estrema destra collegato a 'Costruiamo l'azione', che compì nel 1978 e nel 1979 attentati dinamitardi contro 'simboli del potere' a Roma: il Campidoglio, la Farnesina, il carcere di Regina Coeli.

Il figlio e il nipote del magistrato. Duro sfogo di Vittorio Occorsio, nipote ventitreenne del giudice, del quale porta lo stesso nome. Il giovane ha saputo dal padre Eugenio la notizia della liberazione dell'assassino del nonno. "Sono incredulo e amareggiato", ha aggiunto il ragazzo. "L'affermazione di mio figlio Vittorio riflette lo sconcerto e il dolore della nostra famiglia nell'apprendere la notizia della liberazione di Concutelli", sottolinea Eugenio Occorsio, figlio del giudice Vittorio. "Però lo sconcerto non deve essere confuso con la mancanza di pietà umana: probabilmente dopo 30 e più anni di carcere si è voluto evitare di infierire su un individuo malato che ha già scontato una pena lunghissima. E in un'ottica esclusivamente umanitaria questo può essere condivisibile, per uno Stato maturo che non confonde la giustizia con la vendetta. Certo, resta la mancanza di un vero e articolato pentimento ad aggravare la situazione e quindi il dolore"

La militanza. Romano, oggi sessantasettenne, Concutelli è stato fin da giovanissimo militante di gruppi giovanili di destra a Palermo fino a diventare, nei primi anni Settanta, uno dei capi di Ordine Nuovo.

Il 10 luglio del 1976 uccise a Roma il giudice Vittorio Occorsio: arrestato pochi mesi dopo, nella sua casa venne trovato un vero e proprio arsenale. In carcere a Novara, insieme a Mario Tuti, uccise, strangolandoli, altri due terroristi neri detenuti, Ermanno Buzzi e Carmine Palladino, implicati nelle inchieste sulle stragi di Bologna e di Brescia e considerati da Concutelli dei delatori. Per l'omicidio di Occorsio e dei due neofascisti è stato condannato tre volte all'ergastolo.

Nel giugno del 2000 ottenne la possibilità di uscire dal carcere durante il giorno per recarsi al lavoro. Il regime di semilibertà gli è stato revocato nell'ottobre dello scorso anno, dopo che fu trovato in possesso di una modesta quantità di hashish.

Durante gli ultimi mesi nei quali si è potuto allontanare dalla sua cella, Concutelli, autore anche del libro biografico "Io, l'uomo nero", ha partecipato anche ad una intervista televisiva a La7 durante la quale disse di non essersi pentito del suo passato neofascista, ma di provare rimorso per l'omicidio di Occorsio.

 

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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