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Bocconi, nuove scritte omofobe "Il gas di Auschwitz contro i gay"
Mercoledì 25 Maggio 2011 06:09

Amore

Dieci giorni dopo l'aggressione a uno studente omosessuale, sul manifesto di un convegno

organizzato nella storica universitòà milanese si invoca lo Zyklon B. C'è un'inchiesta interna

di MARCO PASQUA

Bocconi, nuove scritte omofobe "Il gas di Auschwitz contro i gay"

Sembrava un episodio, peraltro subito condannato dal rettore con una lettera inviata a studenti e docenti. L'aggressione verbale subita, circa dieci giorni fa, da uno studente che aveva cercato di evitare che si strappassero alcuni manifesti sulla giornata contro l'omofobia, a firma dell'associazione Bocconi Equal Students (Best), doveva essere una brutta parentesi da archiviare in fretta. Ma non è stato così: mani omofobe hanno imbrattato alcuni poster con insulti e un volgare riferimento alla Shoah. A finire nel mirino sono stati i manifesti che pubblicizzavano un convegno, organizzato dalla stessa Best, che si è tenuto lunedì scorso. Il blitz ha avuto luogo al quarto piano dello storico edificio di via Sarfatti, lo stesso dove era stato aggredito verbalmente lo studente. A incastrare l'autore (o gli autori) del gesto, ci potrebbero però essere alcune telecamere.

"Uomini che amano le donne" era il titolo del convegno sul talento femminile in ambito lavorativo, e al quale ha preso parte, fra gli altri, Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd e militante Glbt. Gli insulti sono stati scritti con penna e pennarello blu: "I froci si curano a Zyklon b" (usato nei campi di sterminio nazisti) e "L'hiv la vostra punizione", sopra ad una freccia che punta diritto al nome dell'associazione bocconiana che si batte per i diritti delle persone Glbt. Tra gli studenti c'è il timore che i rigurgiti omofobi possano presto trovare altri fanatici sostenitori.

I tecnici dell'università stanno già visionando le immagini catturate dalle telecamere a circuito chiuso. Dal rettorato viene fatto sapere che, qualora si dovesse risalire ai responsabili delle scritte, questi saranno immediatamente deferiti alla commissione disciplinare. «Ora bisogna tutelare e incoraggiare i ragazzi dell'associazione — dice Scalfarotto — anche perché bisogna evitare che si verifichi un'escalation di casi del genere. Purtroppo, la legge Mancino non è stata mai estesa alle tesi omofobiche. Mi chiedo però se scritte del genere, in un Paese civile, non creino sufficiente allarme sociale da poter essere deferite alla magistratura».

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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