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P2/P4 LA FACCIA DELLA STESSA MEDAGLIA
Martedì 05 Luglio 2011 17:21

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Così mentre il governo chiede agli italiani – e agli italiani più deboli, i pensionati, i precari, i giovani-di versare lacrime e sangue per riequilibrare i conti dello Stato, il Presidente del Consiglio si prepara una nuova legge ad personam.

I giornalisti di professione scrivono del Presidente del Consiglio e delle sue storie che nulla hanno a che fare con il governo del Paese, un destino voluto da molti,tanto da ridurci a sudditi... costretti da anni a subire angherie ti tutti i generi e specie, non perdiamo il diritto e il dovere di opporci a tutte quelle leggi che fanno strame della Costituzione. Lo diciamo da tempo ad alta voce, lo gridiamo nelle piazze, più sommessamente nelle scuole, con gli amici, che la realtà ha superato di gran lunga l'immaginazione. Gli avvocati del Presidente, impiegati a tempo pieno con il compito di stravolgere le leggi, di piegarle agli interessi di una singola persona. Ho avuto la possibilità di conoscere da vicino , l' Avvocato on. Paniz, uno dei firmatari della legge appena approvata dal Senato sulla Giornata Nazionale delle Vittime dei disastri industriali e ambientali. Una persona squisita, elegante e gentilissima, sempre con il sorriso sulle labbra. Mi soffermo sull' on. Paniz avendolo seguito nei dibattiti in televisioni e nelle interviste sui giornali.

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Mi hanno colpito la serenità e il modo convinto di difendere il Presidente del Consiglio dalla lunghissima sequela di giudizi penali ai quali è sottoposto. Non credo che nel mondo industrializzato e nei vari Stati ci sia una persona con notizie di reato come il nostro Presidente . Chiarito che no, la sorpresa nasce dalle motivazioni che dà l'on. Paniz del Presidente, dellaP2/P4, dell'on. Papa, spiega l' avv. che è necessario vedere le cose da due punti di vista diversi, uno tecnico e l'atro morale. Si perchè una persona può delinquere tecnicamente ma non può essere accusato moralmente. Noi che abbiamo conosciuto la storia del nostro paese fina dai tempi dell' affare De Lorenzo/Scalfari l'Espresso, non facciamo nessuna distinzione tra P4 e P2,sono la faccia della stessa medaglia sono la stessa cosa. Cambiano i nomi ma l'obiettivo è lo stesso, lo Stato parallelo, il doppio Stato. Ci chiediamo come mai tranne la strage di Bologna non siamo riusciti mai ad avere una verità giudiziaria sulle stragi che hanno insanguinato l'Italia? Il Presidente del Consiglio risultava iscritto alla massoneria con tessera n°1816, ma direbbe l'on. Paniz, un fatto tecnico non perseguibile moralmente.

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Allora viene spontanea una domanda che ci siamo rivolti tantissime volte sulla moglie di Cesare, è ancora valida? Onorevole Paniz cosa pensa del lodo Mondadori e della corruzione del giudice che scrisse la sentenza? La scrittura di una sentenza a tempo di record è un aspetto tecnico che nulla a che vedere con il giudizio morale vero? Vale lo stesso discorso per l'on. Papa? Ritorniamo alla P2/4 e alla legge Anselmi, la conoscemmo di persona a Brescia nel maggio del 1994 in compagnia di Norberto Bobbio nel 20° anniversario di piazza della Loggia, sembrava avviata a ricoprire per la prima volta per una donna il posto di Presidente della Repubblica, una donna sullo scranno più alto, una donna che veniva come Pertini dalla Resistenza, sarebbe stato bellissimo. Impegnata  a smantellare una volta per tutte il doppio Stato.

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Nella storia della loggia massonica desideriamo ricordare il lavoro di Gherardo Colombo, il magistrato, era un giovanotto che arrivava a palazzo di giustizia con i jeans e la camicia senza cravatta, e sopra gli occhiali aveva una gran corona di capelli refrattari al pettine. Lo abbiamo conosciuto bene per delle lezioni di legalità all' Università di Bari e al Liceo Volta di Foggia, ha lasciato la magistratura per dedicarsi ai giovani, gira come una trottola l'Italia, senza nessun compenso, una grande passione: insegnare apoditticamente "il rispetto delle regole" on. Paniz. Era cresciuto in una grande casa sui colli della Brianza, padre medico e un po' poeta, nonno e bisnonno avvocati. Amava i giochi di logica e il bridge. Parlava con aria apparentemente svagata, accompagnando le parole con brevi gesti secchi della mano, che poi spesso lasciava così, sospesa a mezz'aria. Per nove mesi, Turone e Colombo lavorano sodo. Macinano insieme decine e decine di interrogatori, perquisizioni, indagini bancarie. Sono letteralmente risucchiati da un'inchiesta che è un giallo appassionante, pieno di misteri e di colpi di scena. «Era un tessuto dai cento fili intrecciati», secondo Turone, «così abbiamo cominciato col tirare i fili che sporgevano dalla trama». Che differenza c'è con l'oggi, cambiano solo i nomi degli inquirenti e la città, da Milano ci siamo spostati a Napoli, il marcio è lo stesso, i personaggi? Ai vecchi si sono aggiunti una pletora di nuovi, e i giovani, i laureati come lei, i ricercatori, gli operai, che hanno scelto di restare liberi, che futuro avranno? La P2/4 si sono divorati quel poco che è restato. Gentile on. Paniz cosa pensa della Struttura Delta alla Rai, l' on. Bergamini serviva due padroni vero? Responsabile tecnicamente, ma no moralmente naturalmente.

Scritto da Mario Arpaia   
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