Gentilissimi/e,

Agnese Moro ha scritto dell' Associazione "Memoria condivisa", un bellissimo commento sulla Stampa di Torino, non è la prima volta, nel libro "Un uomo così Ricordando mio padre", scrive dell'associazione: persone che hanno saputo, ognuno a suo modo, trasformare il dolore in ricerca della verità, in formazione dei giovani, in impegno perché cose del genere non abbiano a ripetersi. Hanno colpito le parole di Agnese, solo la sua sensibilità e la sua storia, solo lei che ci ha visti da vicino, poteva scrivere in modo coì pregnante della nostra missione, dell' impegno di imprenditori della "memoria". Abbiamo sempre pensato e pensiamo alle persone che sono rimaste in dietro, come scrive Agnese, le persone di cui pochi si ricordano, pensiamo tutti i giorni alla tragedia dell' immigrazione, alle migliaia di morti in fondo al mare, pensate, può esserci ingiustizia più grande, almeno in guerra i morti senza possibilità di identificazione hanno un Sacrario tutto per loro, una fiamma che arde e ricorda il loro sacrificio. Noi idealmente condividiamo il loro sacrificio, la disperazione, le loro lacrime.

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