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Siamo tutti uguali
Domenica 07 Agosto 2011 15:08

raffa_es

Con 293 voti a favore, 250 contro e 21 astenuti martedì la Camera ha approvato la pregiudiziale di costituzionalità inerente alla legge sui gay; il provvedimento prevedeva un aggravamento di pena per tutti i reati commessi contro persone omosessuali o transessuali in considerazione del loro status. Una norma manifestamente incostituzionale secondo gran parte della maggioranza e alcuni esponenti dell'opposizione, l'ennesima occasione persa per contrastare l'omofobia e la transfobia secondo la sinistra.

Punire con maggiore severità chi commette un reato in virtù dell'omosessualità della vittima per ribadire la piena legittimità di una scelta di vita o una condizione dell'esistenza parimenti rispettabile come quella di coloro gay non sono e vivono con serenità la propria eterosessualità. Un curioso rebus dell'intelletto che riesce dove fin'anche i più accaniti omofobi avevano fallito: far passare il concetto di relativa normalità, l'assolutismo in questo campo porterebbe inevitabilmente all'eugenetica, per perversione. Due uomini, siano essi eterosessuali, omosessuali o trans, godono degli stessi diritti e hanno tutti uguale dignità. E' l'assunto di partenza di chiunque si senta discriminato e di coloro che in nome dell'uguaglianza, tra cui il sottoscritto, pur non condividendo talune scelte è pronto a rispettarle e a battersi per la loro legittimità. Ebbene partendo dal concetto "siamo tutti uguali" si approda all'esatto opposto affermando che sarebbe giusto punire con maggiore severità chi attenta un uomo perché gay o trans, come se questa condizione o scelta fosse un elemento di differenziazione. Delle due l'una, ed in questo credo che la logica possa venirmi agevolmente in soccorso, o i gay ed i trans sono soggetti diversi dagli eterosessuali ed in quanto tali meritevoli di maggior tutela oppure essi sono uguali ad essi ed in quanto tali godono dei loro stessi diritti e doveri. Non affermare ciò significherebbe giungere all'assurdo di dire che sebbene uguale, chi sceglie di non essere né uomo né donna e chi per scelta o natura ama stare con individui del proprio stesso sesso, la loro diversità è quantunque degna di tutela.

Cari amici gay e trans, la vostra diversità è sempre stata la mia, non in quanto la pensi o sia come voi ma semplicemente perché mi nutro delle differenze e di un concetto di verità che è sempre relativo, non ora però. Il diritto all'uguaglianza non la si impone con la pretesa di rendere "più uguale" la propria diversità; questa è prepotenza mascherata da salvaguardia della propria dignità.

Raffaele de Chiara

www.ondanomala.org

Scritto da Raffaele de Chiara   
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