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La magia della luce. Mimmo Cattarinich fotografo di Pasolini
Domenica 07 Agosto 2011 15:22

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Centro Studi Pier Paolo Pasolini

con il sostegno di

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Comune di Casarsa della Delizia

PROSEGUE CON SUCCESSO FINO AL 30 SETTEMBRE 2011

LA MOSTRA FOTOGRAFICA

La magia della luce.

Mimmo Cattarinich fotografo di Pasolini

Callas

Maria Callas (foto Mimmo Cattarinich)

Centro Studi Pier Paolo Pasolini / Via G. Pasolini 4 – Casarsa della Delizia (pn)

Prosegue con successo costante, al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, la mostra fotografica La magia della luce. Mimmo Cattarinich fotografo di Pasolini, che chiuderà i battenti il 30 settembre.

Settansette le splendide fotografie in mostra, in gran parte inedite, in bianco/nero o a colori, che sono state realizzate sul set di due memorabili film pasoliniani, Medea (1969) e soprattutto I racconti di Canterbury (1971), dove Cattarinich fu investito direttamente a fotografo ufficiale di scena. Sono scatti, che comprovano lo straordinario sguardo artistico di un grande mago della luce, romano, ma di origini istriano-triestine, uno degli indiscussi capi storici della fotografia italiana, baciato da un impeccabile talento che, come occhio sul set, lo ha fatto contendere dai registi più togati (tra i tanti, Fellini, Leone, Antonioni, Bertolucci, Tornatore, Benigni, Almodovar) e, per il glamour dei ritratti, dalle più luminose star del cinema.

Immancabile in questa folgorante carriera professionale l'incrocio con Pasolini, al quale Cattarinich fu introdotto dal produttore Franco Rossellini, finendo per essere coinvolto nell'avventura delle riprese, in Cappadocia, del film Medea e poi, per Canterbury, in quelle realizzate nella campagna inglese e sulle pendici vulcaniche dell'Etna. Di questi due capitoli del cinema pasoliniano le foto di Cattarinich restituiscono frammenti straordinari che vanno ben oltre i limiti ristretti del dossier fotografico, connaturato al mestiere, e invece sanno catturare e fissare momenti di verità umana, corpi e volti di espressiva plasticità, squarci di paesaggi decantati da sensibilità pittorica, atmosfere di set in pausa chiassosa e festosa, per un racconto a fotogrammi lievitato dall'adesione emotiva e da un alto rigore formale, in cui la luce gioca un ruolo di primo piano. E' il caso degli scatti che, in Medea, sorprendono con commozione fuori ripresa la segreta complicità affettiva tra il regista Pasolini e Maria Callas, quasi una malinconica regina in esilio e, in un meraviglioso primo piano, icona indimenticabile di lutto barbarico e arcaico.

Pasolini-Geoffrey

Pier Paolo Pasolini nei panni di Geoffrey Chaucer sul set de I racconti di Canterbury

(foto di Mimmo Cattarinich)

E, per Canterbury, è il caso anche dell'enigmatica immagine di un Pasolini medioevale calato nei panni di Chaucer, isolato nel suo affascinante mistero, lontano dal set inglese di cui gli altri stupendi scatti fanno rivivere il clima di "inspiegabile felicità", come scrive lo scrittore Gianfranco Angelucci nel catalogo che correda la mostra e che è curato da Angela Felice, Antonella Iovinella e Carlo Madesani.

Info Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa Della Delizia (PN), www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it,

tel./fax: 0434 87 05 93.

Orari di apertura

lunedì-venerdì: ore 14.30_18.30

sabato: ore 15.00_19.00

domenica: ore 10.00_12.30 / 15.00_20.00

Scritto da prof.Angela Felice   
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