Per non dimenticare!

Caro amico e cara amica

Mi è gradito inviarti l'invito del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per Sabato 17 Settembre alle ore 11, alla Cerimonia di intitolazione del "Giardino di Piazzale Martini" angolo via Ciceri Visconti per ricordare il 30° dell'uccisione di Francesco Rucci, agente di custodia delle Carceri di S. Vittore in Milano.

Alla cerimonia, insieme ad altre autorità, partecipano anche il dr. Franco Ionta, Direttore Nazionale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il dr. Luigi Pagano Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria.

Anche la tua partecipazione è graditissima e ti ringrazio.

"Abbiamo gravi ritardi etici, storici e culturali per ricordare tutte le vittime del terrorismo, specialmente quelle dimenticate. Nella logica del terrorismo le vite umane non contano, quando l'atto di uccidere è guidata da una ragione superiore, folle, fanatica, totalizzante che trasformò la cosiddetta "lotta armata" in una lotta criminale e assassina di vittime innocenti durante una stagione di angoscia e tensione, di contro politico e fisico, di sangue e di deliri d'annientamento di un presunto nemico, che svolgeva il proprio dovere.

Nel diritto inalienabile alla dignità e alla vita stanno le motivazioni del pensiero e dell'anima dei familiari delle vittime: vedove, orfani, sopravvissuti inconsolabili per il male subito in completa solitudine. Il Comune di Milano con i percorsi della memoria, come questi realizza "Il Progetto della Casa della Memoria", lenisce la sofferenza dei familiari, fa rivivere i caduti e riscrive la storia tragica e dolorosa della nostra città (1969 -1984), per insegnare alla cittadinanza milanese e, soprattutto ai giovani a non dimenticare e a ripudiare ogni forma di violenza, partendo dalla figura delle vittime, che sono sì "eroi", ma della normalità, della quotidianità per il loro impegno di vita, di affetti familiari e di lavoro.

Un abbraccio a tutti voi che avete vissuto sulla vostra pelle gli anni tremendi della violenza stragista e terroristica.

Antonio Iosa