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Lavoravano in nero senza contratto
Mercoledì 05 Ottobre 2011 07:14

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(foto Ansa)

Ieri sera durante la trasmissione "Ballarò" l'ex ministro Bondi ha dichiarato che la vita del Presidente del Consiglio è un "calvario" per le false accuse che gli piovono addosso quotidianamente, dimenticando che il vero calvario è di milioni di italiani costretti a subire ingiustizie e disservizi, precarietà, illegalità e mancanza di futuro per i giovani.

«L'inaccettabile ripetersi di terribili sciagure, laddove si vive e si lavora, impone l'accertamento rigoroso delle cause e delle responsabilità». Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al sindaco di Barletta, la cittadina pugliese dove ieri è crollata una palazzina, provocando la morte di cinque persone. Le operaie decedute nel crollo «lavoravano in nero senza contratto», come hanno raccontato oggi i parenti delle vittime assiepati davanti all'obitorio del policlinico di Bari. «Mia nipote, 33 anni, prendeva 3,95 euro all'ora, mia nuora quattro euro - racconta la zia di una delle operaie morte - : lavoravano dalle otto alle 14 ore, a seconda del lavoro che c'era da fare. Avevano ferie e tredicesima pagate, ma senza contratto. Quelle donne lavoravano per pagare affitti, mutui, benzina, per poter vivere, anzi sopravvivere».

L'Istituzione della Giornata nazionale in memoria  delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall' incuria dell' uomo. Alla luce della tragedia di ieri delle operaie morte nello scantinato intente nel loro duro lavoro mal retribuito, le parole sono ancora più piene di significato: anche qui c'è l'incuria dell'uomo, la colpa. C'è la morte sul posto di lavoro: una tragedia dentro la tragedia.

E' doloroso soffermarsi con il pensiero a quanto è successo: fa male all'anima. Ma il nostro impegno civile ci spinge a ricordare e ad essere solidali nei confronti dei parenti delle vittime e dei sopravvissuti.

Grazie Mario per avermi insegnato tutto questo.

Un abbraccio.

Scritto da Mario Arpaia   
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