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Il procuratore: non mi sono mai calato le braghe davanti a Berlusconi
Sabato 10 Dicembre 2011 07:53

lepore

Il saluto ufficiale di Lepore che va in pensione e lascia la guida della Procura della Repubblica di Napoli

Il procuratore: non mi sono mai calato le braghe davanti a Berlusconi

Dopo sette anni, tra pochi giorni, Giandomenico Lepore, lascerà la Procura di Napoli di cui è capo. Oggi ha tracciato i bilanci, ha chiamato in causa i ricordi. E c'è un'inchiesta, ha ammesso, che tra tutte mi ha dato grande soddisfazione, quella che ha coinvolto anche l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E, in merito, ha detto: "Siamo stati fermi e non abbiamo mai calato le braghe".

 

LE IMMAGINI/E IL CAPO DELLA PROCURA AGITA UN CORNO

"L'inchiesta contro i politici è quella che, anche dal punto di vista dialettico, mi ha dato soddisfazione - ha spiegato - nei confronti dell'ex presidente del Consiglio si è affermato il principio che non poteva fare quello che poteva fare". "Poi l'inchiesta è passata altrove - ha concluso - ma noi siamo stati fermi e non abbiamo calato le braghe".

"Il mio testamento?" E fa le corna

Ribadisce che "una soluzione per l'emergenza rifiuti di Napoli non la si è voluta trovare". E il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, sottolinea anche che se "non ci sono fosse stato il termovalorizzatore di Acerra, i rifiuti ce li saremmo mangiati".

Tra qualche giorno, dopo sette anni, andrà in pensione e lascerà l'incarico di capo della Procura. In un suo 'incontro-saluto' ha parlato anche di rifiuti e di un'emergenza che "visto da quanto tempo dura è ridicolo anche chiamarla così. Anche la stessa camorra è un alibi". "Non ho mai guardato in faccia a nessuno e, sì, in questi anni mi sono convinto che non si è mai voluto trovare una soluzione - ha raccontato - quando ho detto questo, qualche politico mi chiamò e mi disse, quasi con tono camorristico, 'ti devi fare i fatti tuoi'. Poi ci siamo capiti e siamo andati anche a cena insieme".

Poi, tra le "soddisfazioni" di questi anni anche i saluti che pochi mesi fa gli ha riservato Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo, multinazionale al centro di una inchiesta condotta proprio dalla Procura di Napoli. "E' sempre stato un mio 'avversario' dal punto di vista giudiziario - ha detto Lepore - e il fatto che sia venuto qui in Procura, personalmente, io credevo per chiedermi qualcosa e invece solo per salutarmi, mi ha fatto veramente piacere".

Scritto da Quotidiano La repubblica   
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