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UNA STRAGE KAFKIANA
Domenica 11 Dicembre 2011 11:07

piazza_fontana

Gentilissime/i,

oggi ricorre l'anniversario della strage di piazza Fontana, come non ricordare quei giorni funesti, che, segnarono la fine di un periodo, lo spartiacque dalla  rinascita ecomica e morale di un paese uscito devastato dal conflitto mondiale. Un imponente flusso migratorio interno dal Sud al Nord sconvolsero gli equilibri umani e sociali dell' intero Paese. Si spense il boom economico, iniziarono le lotte sociali, per la prima volta insieme "la classe operaia" e gli studenti. Milano diventò il teatro con scontri quotidiani con le Forze dell' Ordine, centinaia i morti,i gambizzati e i feriti. Piazza Fontana assunse i contorni di una storia kafkiana, incredibile,  un copione per il teatro. Persone rispettabilissime di colpo diventarono mostri e viceversa, il doppio Stato mostrò tutta la sua potenza di fuoco, le indagini presero la strada diametricalmente opposta, Bruno Vespa al telegiornale annunciò trionfalmente il nome del colpevole della strage alla Banca dell’Agricoltura: l’anarchico Pietro Valpreda! Giuseppe Pinelli  morì misteriosamente cadendo non si sa come da una finestra della Questura di Milano; al tassista Rolandi, venne mostrata la foto di un artista, un ballerino, Pietro Valpreda che  fu arrestato e brutalmete scaraventato in carcere, una lunghissima battaglia di stampa e della società civile constrinse il Parlamento a votare una legge ad hoc per liberarlo e che prese il nome dall' innocente Valpreda. Il tassista Rolandi morì di crepacuore per aver dichiarato il falso. Iniziò il periodo più nefasto della storia d' Italia: le stragi di Stato, quello Stato che avrebbe dovuto proteggere i cittadini diventò il vero terrorista, seminando morti e feriti.Una lunghissima scia di sangue fino alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980.

Mario Arpaia 

Il filmato è un lavoro realizzato in occasione del convegno "La memoria condivisa" dai giovani del Liceo "SCACCHI" di Bari il 6 ottobre 2006 presso l'Auditorium della Camera di commercio.

http://www.youtube.com/watch?v=97rg6ndp2yw&feature=plcp&context=C2ebe1UDOEgsToPDskLCdhe1MQzwSLIBmcu0U8W9

La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano, quando, alle 16:37, una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto. Per la sua gravità e rilevanza politica, tale strage ha assunto un rilievo storico primario venendo convenzionalmente indicata quale primo atto della strategia della tensione.

Una seconda bomba fu rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti.

 

Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano.[...]

Scritto da Mario Arpaia   
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