Mercoledì 18 Gennaio 2012 09:47 |
Luglio 1945. Dopo 29 mesi di permanenza nel campo di concentramento di Auschwitz, Klara, ebrea tedesca, fa ritorno a casa. Ad accoglierla c'è Angélika, sua cognata e sua miglior amica fin dai tempi dell'adolescenza berlinese. Ma, ben presto, quello di Klara si rivela un ritorno impossibile. A chi ha sperimentato l'orrore, a chi si considera un morto vivente, diviene impossibile "fare finta di nulla", inconcepibile l'idea di ritornare a sottomettersi a regole di convivenza già calpestate; d'imprescindibile non rimane che una spiazzante constatazione, davanti alla quale tutto appare privo di senso: la concreta banalità del male non solo esiste, ma può addirittura trionfare. Tuttavia, Klara si racconta all'amica –e quindi a tutti noi-, innanzitutto per conoscere finalmente la propria storia. |
Scritto da TEATRO CLUB UDINE |