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IL CALCIO DI UNA VOLTA
Sabato 28 Gennaio 2012 17:35

Zeman

Ha ancora senso il calcio dei professionisti? I professionisti della pedata e della truffa, delle partite truccate, vendute e comprate con alle spalle organizzazioni potentissime che gestiscono le scommesse come e più di una bisca clandestina.

Il calcio è stato definito il più bel gioco del mondo, fantasia, estro, classe, tattica, geometrie, chi non ricorda tra gli anziani l' Appiani di Padova, la fossa dei leoni, lo stadio dove giocava la squadra allenata da Nereo Rocco, il leggendario paron. Ricordate i volti dei giocatori degli anni 60/70, guardateli nelle foto di repertorio, avevano gli stessi volti degli operai, volti di lavoratori, volti segnati da durissimi allenamenti su campi spesso fatti di sansa. Al Sud i campi in erba si contavano sulla punta delle dita. Gli allenatori erano e si comportavano da padri di famiglia, chi non ricorda Pugliese di Turi provincia di Bari premiato con il Seminatore d'Oro e Maestrelli pure lui premiato con l'ambito trofeo. Il Calcio era il vivaio, gli oratori, la strada, osservatori stipendiati dalle società giravano l'Italia in cerca di talenti, di giovani promesse, uno di questi diventerà famoso e lo è ancora oggi, si chiama Zdenek Zeman, attualmente allena il Pescara ed è reduce da cinque vittorie consecutive. Zeman ha allenato il Foggia per molti anni, chi non ha seguito le preparazioni precampionato e gli allenamenti non ha idea di cosa significa forgiare il corpo e la mente, ho visto salire i gradoni dello stadio con sacchetti di sabbia sulle spalle, ho visto giocatori della Nazionale dell' Unione sovietica passati al Foggia piangere e ribellarsi, togliersi la maglia e mettersela sotto i piedi come reazione alla fatica. Zeman poteva essere d'esempio per tutti. Per le società, per la Lega Cacio.

Ricordo l'anno che la Juve ingaggiò un preparatore atletico olandese ex preparatore di squadre di ciclismo, esperto di doping , era chiara la scelta, sfacciata, provocatoria, non più sudore, fatica, alimentazione corretta fatta di carboidrati, proteine, frutta, verdure e niente integratori. Il calcio è finito prima ancora delle scommesse, è morto con la fine dei vivai, con quadre zeppe di stranieri di dubbia classe, dodici giocatori su dodici compreso l'allenatore , di Presidenti sconsiderati che hanno anteposto il gioco, lo spettacolo agli affari, milioni di euro spostati all'estero per frodare il fisco e creare fondi neri, partite insulse senza patos. Il calcio scommesse, gli arbitri stravenduti sono figli di un mondo marcio dove lo spettacolo ha lasciato il posto alla truffa. Calciatori senza etica, senza carattere, nessuna morale, solo il Dio denaro. Zeman poteva cambiare il calcio italiano, riportarlo ai vecchi tempi, invece si è preferito emarginarlo, sbeffeggiarlo. Zeman prima di essere un allenatore è un educatore, ma si sa gli educatori, gli insegnanti i maestri in Italia hanno vita grama.

Scritto da Mario Arpaia   
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