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Tavagnacco recupera la sua storia dai filmini di famiglia dei cittadini
Mercoledì 08 Febbraio 2012 08:51

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/il-paesino-recupera-la-sua-storia-con-i-film-in-super8/87493?video

foto_memoria

Caro Sindaco,

ci congratuliamo con Lei e con il regista, per la bellissima

iniziativa volta al recupero della memoria, c'è una

bellissima canzone di De Gregori dal titolo, La storia

siamo noi, e allora il filmato realizzato ha un grandissimo

valore specie per i giovani che conoscono il presente ma non

il passato. Sono un vecchio cine-foto-amatore, un lavoro il

vostro straordinario!

Caro Sindaco dalle immagini emerge un Paese in movimento,

felice di farcela, un Paese poco contaminato dalla

corruzione, un Paese stremato dalla guerra ma con un futuro,

anche se amaro a causa dell' emigrazione.

M.A.

Oltre 12 ore di "girato" fra gli anni Cinquanta e Settanta: sagre, processioni, gare ciclistiche e partite di calcio fra donne, prime comunioni e gite in montagna fino al dramma del terremoto del Friuli. Le memorie private trasformate in racconto corale sulla vita della comunità

di ELISA COZZARINI

I filmini amatoriali erano riti collettivi, coinvolgevano le famiglie, ma raccontavano anche la vita della comunità attraverso gli eventi banali e quelli eccezionali. E' partendo da qui che a Tavagnacco, centro di 15mila abitanti in provincia di Udine, si è pensato di ricostruire gli ultimi sessant'anni di storia del paese facendo ricorso alle vecchie pellicole in Super 8 dei cittadini e trasformando le memorie private in un racconto della comunità, fatto di sagre, processioni, gare sportive amatoriali e gite fuoriporta.

L'intero paese, così, è stato coinvolto nel progetto "Cinema di famiglia", realizzato dalla casa di produzione multimediale Raja Films con il riferimento italiano di Home Movies, l'Archivio nazionale dei film di famiglia, con sede a Bologna. Chi ricordava di possedere filmini girati nel ventennio fra gli anni Cinquanta e i Settanta ha recuperato da soffitte e cantine bobine intere o metri di pellicola sparsa che potevano servire alla causa attraverso il restauro e la digitalizzazione.

GUARDA IL TRAILER 1

"Il nostro territorio - spiega Mario Pezzetta, sindaco di Tavagnacco - più di altri ha subito cambiamenti epocali dal Dopoguerra a oggi. Da paese agricolo siamo diventati un centro con 100mila metri quadrati occupati dalla grande distribuzione e ora c'è un nuovo cambiamento in atto: puntiamo sulle tecnologie informatiche e il design di alta qualità. Nella costruzione di questa nuova identità più sostenibile - aggiunge - cerchiamo anche con questa iniziativa di recuperare il nesso con chi eravamo".

L'archivio di Tavagnacco alla fine ha raccolto 12 ore di riprese, realizzate da cineamatori tra il 1957 e il 1976. Le pellicole sono state restaurate e scansionate fotogramma per fotogramma, per un totale di 777.600 fermi immagine, calcolando che ogni super 8 durava tre minuti e scorrevano al ritmo di 18 fotogrammi al secondo. Il risultato - che sarà racchiuso in un lungometraggio di circa un'ora ed ha già un trailer - è il racconto corale di una comunità che si ritrovava unita per le gite fuori porta, le prime comunioni, le sagre di paese, le gare ciclistiche, per il "derby della risata", dove si giocava a chi faceva più ridere ed anche per una partita di calcio femminile. E ci sono in più gli incredibili lavori di uno dei cineamatori, Riedo Feruglio, che ha fatto veri e propri film in due o tre tempi per mostrare le strade del Friuli prima e dopo il terremoto del 1976.

"Il mondo si fermava davanti alla cinepresa. Le persone si giravano a salutare, magari inscenavano gag comiche, come un finto sollevamento pesi - racconta il regista Massimo Garlatti-Costa, di Raja Films - . Tutto è cambiato a partire dagli anni Ottanta, con il sopravvento del VHS. Adesso basta un telefonino per fare un video, ma quarant'anni fa era qualcosa di eccezionale, tutti ci tenevano a entrare nel film. E avevano ragione, perché per noi sono ancora vivi in quei trenta secondi di fotogrammi".

La storia di Tavagnacco diventerà anche un documentario per la tv, il racconto di un microcosmo di provincia simile a tanti altri, estratto da quelle rumorose proiezioni dalle quali emergevano tutto l'entusiasmo e l'ingenuità dell'Italia negli anni del boom economico.

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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