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Uomo si da' fuoco a Bologna davanti all'Agenzia Entrate, sempre grave
Venerdì 30 Marzo 2012 07:53

Bologna-uomo

Ricoverato al centro grandi ustionati di Parma, è gravissimo. Ha lasciato tre lettere, una indirizzata alla commissione tributaria

I primi soccorsi all'uomo, un italiano di 58 anni, che si e' dato fuoco dentro una vettura

BOLOGNA - Sono stabili, pur nella loro gravità, le condizioni dell'artigiano di 58 anni che ieri si è dato fuoco per problemi con il fisco davanti alla sede della commissione tributaria di Bologna. L'uomo è ricoverato in prognosi riservata al centro grandi ustionati di Parma con ustioni sul 100% del corpo. Prima di compiere il gesto ha lasciato alcune lettere in cui spiega il suo gesto. "Pago le tasse - è il passaggio di una di queste - ora non ce la faccio più...".

Le fiamme sono divampate attorno alle 8.20. L'uomo è uscito dalla vettura, parcheggiata in via Nanni Costa, e uno straniero ha cercato di salvarlo. Contemporaneamente alcuni passanti hanno chiamato la Polizia municipale, impegnata nei pressi in operazioni di viabilità. Del caso si occupa il pm di turno Massimiliano Rossi. L'auto non é sequestrata ma verrà sottoposta ai rilievi scientifici.

L'uomo che si è dato fuoco é un artigiano edile con un'impresa individuale, in sofferenza ultimamente per la crisi economica, come molti suoi colleghi del settore. In particolare si occupava di lavori di piccola manutenzione nelle case. "Una persona molto equilibrata", lo definisce Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia, comune della Provincia di Bologna dove da molti anni l'artigiano originario del Casertano si era trasferito, legandosi all'associazione di categoria. Merli non è a conoscenza delle lettere in cui l'uomo parlava della propria situazione: "Qualche anno fa so che aveva avuto dei contenziosi legati al fatto che non aveva pagato alcuni tributi - prosegue il responsabile dell'associazione - e per quello che sappiamo nell'ultimo periodo aveva più difficoltà del solito". Problemi che comunque "coinvolgono tutto il settore da un anno e mezzo. Sono molte le imprese fallite nel nostro territorio. Molte anche le persone che erano venute qui a lavorare e sono dovute ritornare al sud", perché non ce la facevano più.

TESTIMONE, SEMBRAVA UN PEZZO DELL'AUTO - "Ho sentito un gran boato, sembrava un incidente, un tubo saltato. Ma affacciandomi alla finestra ho visto l'auto in fiamme, una palla di fuoco. A 25-30 metri i vigili urbani erano accanto a una 'cosa' a terra. Un vigile cercava di spegnerla con il giaccone; sembrava un pezzo dell'auto... poi mi sono accorto che era un uomo". Così Moreno Masotti, che stamani alle 8.15 affacciandosi dal suo ufficio è stato testimone del salvataggio dell'uomo che si è dato fuoco davanti

BEFERA, SEGUIREMO DIRETTAMENTE IL CASO - ''Siamo estremamente dispiaciuti'' per quanto accaduto a Bologna dove un contribuente si e' incendiato davanti all'Agenzia delle Entrate. Lo ha detto il direttore Attilio Befera sottolineando che l'Agenzia ''seguira' direttamente questa situazione per non creare ulteriori problemi. Gli auguro di riprendersi presto''. 'In una situazione di difficolta' economica e di crisi finanziaria - ha aggiunto Befera - episodi come questi purtroppo possono accadere. Seguiremo direttamente questa situazione''. Il direttore delle Entrate ha detto che da tempo, anche per queste ragioni di contesto economico, ''chiediamo ai nostri dipendenti sempre il massimo rispetto nei confronti dei cittadini''. Tempo fa il direttore Befera aveva infatti mandato una Circolare a tutte le strutture chiedendo proprio la massima attenzione nei rapporti con i contribuenti.

La_via_Crucis_del_Nordest

Protesta in una via di Conegliano

Verona, operaio marocchino si dà fuoco: è grave

Non riceve lo stipendio da quattro mesi: il gesto estremo durante un presidio davanti al municipio. Non è in pericolo di vita

Reportage Spoon River del Nordest di C. Sasso (da Rep.it)

VERONA. Un operaio edile, di origini marocchine, si è dato fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona. L'uomo sostiene di non ricevere lo stipendio da quattro mesi da parte del consorzio cooperativo di servizi d'impresa presso cui lavora. Il gesto è avvenuto durante un presidio di protesta organizzato nei pressi della sede del municipio di Verona da alcuni genitori e dal coordinatore regionale Puglia movimento nazionale Italia garantista per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'operato del Tribunale dei minori di Venezia e degli assistenti sociali.

Provvidenziale l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Verona che, impegnati nel servizio di ordine pubblico disposto in occasione del presidio, hanno prontamente spento le fiamme utilizzando un drappo dei manifestanti e i guanti in dotazione. I militari dell'Arma, dopo aver prestato i primi soccorsi, hanno anche recuperato l'accendino utilizzato e la bottiglietta nella quale il marocchino, un 27enne residente in Verona, aveva introdotto la benzina. L'uomo è ricoverato presso l'ospedale civile maggiore di Verona - borgo Trento.

Scritto da Mario Arpaia   
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