Venerdì 06 Aprile 2012 11:08 |
Le indagini sulle infiltrazioni mafiose nei servizi esterni dell'Amica. Arrestate altre otto persone, ritenute personaggi di spicco della criminalità foggiana: dovranno rispondere di estorsione aggravata con metodo mafioso di PIERO RUSSO L'ombra della mafia sull'azienda rifiuti tra i 9 arrestati l'ex presidente Aimola FOGGIA - Ci sarebbe anche l'ombra della mafia sulle attività di Amica, l'ex municipalizzata foggiana che si occupa di nettezza urbana. All'alba, infatti, la squadra mobile di Foggia ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone, personaggi di spicco della malavita locale, ma tra i coinvolti c'è anche l'ex presidente di Amica, Elio Aimola, accusato di falso aggravato da metodo mafioso. Tra gli altri coinvolti ci sono anche Federico Trisciuoglio, a capo del clan Triscuoglio-Prencipe ed alcuni personaggi vicini alla mala locale, accusati di estorsione, come Mario e Alessandro Lanza, Ernesto Gatta, Gaetano E Giacomo Iammarino e Ciro Imperio. Amica è nel mirino della procura da tempo: a febbraio l'ultimo blitz, messo a segno dalla guardia di finanza, che acquisirono le ordinanze del servizio di gestione dei rifiuti affidato all'ex municipalizzata foggiana, ma anche il contratto di esercizio provvisorio e il decreto di fallimento dell'azienda, ma in quel caso Aimola già non faceva parte dell'azienda speciale. Fu acquisita anche la documentazione amministrativa relativa agli ultimi 18 mesi di attività dell'ente di corso del mezzogiorno, adesso in mano a Mirna Rabasco, curatrice fallimentare. L'operazione odierna, però, riguarda la gestione Aimola e non quella dei blitz delle Fiamme Gialle, che invece si riferiscono ai suoi successori. Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda di Bari su richiesta dei pm Giuseppe Gatti e Antonio Laronga. |
Scritto da Quotidiano la Repubblica |