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Depardieu: "Ho scelto una donna per amico"
Sabato 02 Giugno 2012 15:13

Depardeu

L'attore racconta il rapporto particolare che ha con Catherine Deneuve. "L'amicizia tra persone di sesso diverso è possibile, e quando c'è diventa qualcosa di miracoloso"

di GUIDO ANDRUETTO

Lo leggo dopo

Depardieu: "Ho scelto una donna per amico" Catherine Deneuve e Gérard Depardieu

Un amore mancato, sospeso, per qualcuno impossibile. Eppure autentico. L'amicizia tra un uomo e una donna, quando si rivela nel tempo profonda e indistruttibile, può rappresentare una delle esperienze affettive più intense e appaganti della vita. Sono però in tanti a credere che questo amore minore sia irrealizzabile tra i due sessi. Una convinzione che Gérard Depardieu smonta pezzo dopo pezzo, ripercorrendo il rapporto che lo lega a Catherine Deneuve. "Non c'è scritto da nessuna parte che un uomo e una donna non possano essere amici per la pelle, anche per una vita intera - dice l'attore francese - o che non abbiano il diritto di scambiarsi attenzioni, affetto e confidenze intime, solo perché non sono amanti. L'amicizia tra due persone di sesso opposto può essere un'altra forma dell'amore, e credo sia sbagliato pensare che una dimensione di questo tipo rappresenti un traguardo irraggiungibile per una coppia di semplici amici".

La confessione di Depardieu avviene in una serata parigina, mentre si versa da bere nel salotto di casa, un'incredibile villa "urbana" nel sesto arrondissement, dove custodisce i segreti e i ricordi più cari. Tra questi, un posto speciale lo occupa una storia di amicizia, la più importante della sua vita, quella che condivide da oltre trent'anni con l'altra grande icona del cinema francese. "Catherine è una delle persone cui voglio più bene al mondo - racconta l'interprete di Cyrano de Bergerac - lei è costantemente presente nella mia vita, mi accompagna in ogni istante, anche quando si trova lontana. È un'amica vera, e con lei ho capito che l'amicizia tra un uomo e una donna si può rivelare un miracolo dei sentimenti. Ti dà delle sensazioni fortissime, dei brividi irripetibili, ma è tutta una questione di sintonia. Può accadere che non ci si parli o non ci si veda anche per lunghi periodi, ma la comunicazione fra due amici resta inspiegabilmente aperta". Mai come in questa storia, il cinema è vita, e un'interpretazione possibile è il ribaltamento dei ruoli nella coppia. "Catherine è un uomo, e io sono la donna di fronte a lei - continua Depardieu - è bellissima, certo, ma è soprattutto forte, ed è una delle pochissime donne del cinema ad essere veramente degna di portare il nome di donna".

La solida liaison artistica e umana che li tiene ancora vicini, ha radici altrettanto robuste che affondano nella storia del cinema, il terreno dal quale sono germogliati due dei talenti più prodigiosi della settima arte. Da L'ultimo metrò di Truffaut, uno dei primi film che i due interpretarono insieme, fino a Potiche di Ozon, uscito due anni fa, passando per I tempi che cambiano di Téchiné, la Deneuve e Depardieu hanno accumulato talmente tanti anni di conoscenza reciproca che adesso possono vivere di scorte. "Gérard è sempre un'immensa, generosissima energia - ha rivelato qualche tempo fa l'attrice - non ci vediamo praticamente mai, ma una volta sul set, anche a distanza di anni, scatta tra noi una complicità immediata".

Depardieu si spinge oltre e svela il segreto di questo miracoloso fenomeno che potrebbe essere indistintamente amore o amicizia. "Ci facciamo carico entrambi dei pesi dell'altro, questa è la verità, ed è l'ingrediente più importante dell'amicizia - dice con occhi lucidi - so che Catherine porta sulle sue spalle tutti i miei problemi, continuamente, ed io i suoi. Nel nostro passato questo è sempre successo e ci ha dato una grande forza, per esempio quando lei ha dovuto affrontare dei problemi con sua figlia Chiara e io con mio figlio Guillaume. Una storia di amicizia o di amore, chiamiamola come vogliamo, si fonda anche su queste esperienze" Ma per realizzarla pienamente, avverte l'attore, bisogna viverla senza mettere dei confini, senza fissarsi sui legami. "Se funziona vuol dire che è vera amicizia. Lo capisci perché non stai insieme, non ti vedi, non ti parli, ma pensi sempre all'altra persona. E poi quando la ritrovi, il calore del suo abbraccio è sempre della stessa intensità. In quel momento realizzi che l'amicizia tra l'uomo e la donna può essere una cosa meravigliosa". In questo tipo di relazioni il passare del tempo e le distanze non sembrano rappresentare degli ostacoli, anzi "l'amicizia si rafforza quando ci si perde di vista o si sente la mancanza dell'altro - insiste Depardieu - e alla fine essere vicini con il cuore è più importante che esserlo fisicamente".

Depardieu, che da metà giugno sarà sul set del film di Abel Ferrara ispirato alle vicende di Dominique Strauss-Kahn, e in autunno impersonerà Obelix in un nuovo episodio, si accende una sigaretta e tira una boccata. "Tutto in questa casa richiama l'idea del tempo e dei legami umani. Sulla facciata esterna e poi qui nel salone principale, ho installato queste sculture di Bernard Quentin che mi aiutano a ricordare che il tempo scorre ma non può scalfire una vera storia di amicizia, specialmente quando vede coinvolti un uomo e una donna".

(02 giugno 2012)

Scritto da Mario Arpaia   
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