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Graziano Lucchi e Carlo Dellasega confermati presidente e vicepresidente della Fondazione Stava 1985 Onlus
Sabato 07 Luglio 2012 11:13

Lucchi

( Il Presidente Graziano Lucchi della Fondazione Stava ONLUS 1985)

 

 

Fra i temi discussi il programma dell'ormai prossimo anniversario della catastrofe

della Val di Stava e le iniziative, ancora in fase progettuale, per celebrare la

"Giornata Nazionale in memoria della Vittime dei disastri ambientali e

industriali".

Graziano Lucchi e Carlo Dellasega sono stati confermati rispettivamente presidente e

vicepresidente della Fondazione Stava 1985 Onlus. L'elezione è avvenuta con voto

unanime nel corso della prima riunione del Consiglio di Amministrazione che è stato

di recente rinnovato nella sua composizione e che rimarrà in carica per i prossimi 5

anni.

Del Consiglio fanno parte Graziano Lucchi, Carlo Dellasega, Francesco Zanon, Luigi

Demarch, Massimo Cristel, Alberto Volcan, Innocenza Zanon, Giacomo Vinante,

Giuseppina Vanzo e Giovanni Danielis. Il Collegio dei revisori dei conti è composto

da Carlo Delladio, presidente, Andrea Varesco e Maria Vinante. Consiglio di

Amministrazione e Collegio dei revisori dei conti sono designati dai soci Fondatori

Associazione Sinistrati Val di Stava, Comune di Tesero, Comune di Cavalese, Comune di

Longarone e Magnifica Comunità di Fiemme.

Il Consiglio si è occupato, fra gli altri argomenti, delle iniziative in programma

per il prossimo anniversario della catastrofe del 19 luglio 1985 in Val di Stava, dei

numerosi progetti portati avanti con la collaborazione, in particolare, della

Fondazione Museo Storico del Trentino e delle iniziative, ancora in fase progettuale,

per celebrare, il 9 ottobre, la "Giornata Nazionale in memoria della Vittime dei

disastri ambientali e industriali" istituita lo scorso anno con legge dello

Stato.

6 luglio 2012

Fondazione Stava 1985 onlus

http://www.stava1985.it

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Al Sindaco di Stava dott. Francesco Zanon

Al Presidente della Fondazione Stava 1985

Sig. Graziano Lucchi

Gentilissimi,

è anche su Youtube il documentario su Stava, il racconto, la storia, la narrazione dall'inizio alla fine di una catastrofe, chi non conosce la storia della miniera di fluorite  deve vedere il filmato ricco di spiegazioni fin nei minimi dettagli. Non era mai successo di ascoltare una così ben argomentata storia di un disastro ambientale ed industriale causato dall' incuria dell' uomo. Il merito è di una persona sensibilissima e preparata, un familiare che ha saputo trasformare il dolore per la perdita dei propri cari in informazione e prevenzione dei rischi che corrono intere comunità quando l'uomo smette di pensare che è al servizio dell' intero Paese, quando gli interessi economici prevalgono sulla sicurezza di tutti noi.

Il percorso della memoria lungo il torrente su per la montagna fino ad incontrare il cippo di chi mai avrebbe immaginato che quella montagna così amata potesse venir giù con una furia distruttiva da restare annichiliti. I testimoni, le persone che il destino decise di salvare non potranno mai dimentica ciò che hanno visto i propri occhi. Ho riportato all'inizio del documentario le parole di uno storico, Stefano Levi Della Torre: La memoria è duratura se è un racconto ripetuto: racconto, cioè svolgimento narrativo e non rappresentazione di un evento isolato; ripetuto, in quanto abbia un senso al mutare del contesto e delle generazioni.

Scrive sull' importanza della memoria il filosofo Norberto Bobbio: Vi sono due forme diverse della memoria: quella interiore e quella esterna. La memoria esterna, che si manifesta nelle cerimonie ufficiali, nei discorsi commemorativi, nelle lapidi, nei monumenti, nei libri di storia, nelle testimonianze dei protagonisti, nella riproduzione di immagini dell' evento ha senso soltanto se serve a mantener viva la memoria interiore.

La può sollecitare, ma non la sostituisce.

Il nostro impegno e quello del Comitato dei sopravvissuti alla tragedia di Longarone a far approvare la legge è stato notevole, lettere, incontri, pressioni sull' intero Parlamento, audizioni a Montecitorio presso la commissione Affari Istituzionali presieduta dal pugliese On. Donato Bruno, hanno permesso alla prima firmataria della proposta di Legge On. Sabina Rossa di approvarla in via definitiva in un anno e mezzo.

Celebrare la 1° giornata a Stava sarebbe per noi un grande onore, il premio per così dire della fatica di fare memoria, ne sa qualcosa l'amico Graziano Lucchi al quale và tutta la nostra stima.

E' nostro intendimento ripetere la celebrazione a Bari per onorare le vittime baresi di Stava.

Ringraziamo di cuore, nell' occasione inviamo cordiali saluti.

Foggia li, 6 luglio 2012-07-06

Mario ARPAIA

Scritto da Fondazione Stava 1985 onlus e Associazione Memoria condivisa   
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