Iscriviti alla Newsletter:
Il Futuro è la Pace
Home Notizie Chi ha insegnato loro tanta violenza?
Chi ha insegnato loro tanta violenza?
Domenica 08 Luglio 2012 10:53

g8_la_macelleria

LA MACELLERIA MESSICANA

La RAI radio televisione italiana iniziò a trasmettere in bianco/nero dalla mitica sede di Torino, riguardavano lo sci, ricordo una ripresa  che mi colpì particolarmente, un gruppo di Finanzieri con gli sci in spalla, erano  molto lunghi da fondo, ero giovanissimo, pensai ad una domanda per la selezione nel Corpo della Guardia di Finanza. Ne parlai con mio padre, il quale restò muto per alcuni secondi, il tempo di ricordare quando padre di tre figli fu richiamato alle armi. Mi raccontò per la prima volta le angherie subite da parte dei superiori, le umiliazioni per ottenere una licenza, fu mandato ad Otranto addetto alla contraerea, senza munizioni, con le scarpe sfondate, i pantaloni tenuti da una cordicella. Mi chiese: sai cosa è una divisa? Risposi naturalmente di si, ma non sai cosa succede quando quella divisa la indossano persone con poca sensibilità ed una inadeguata preparazione? E' successo tantissimo volte che uomini in divisa anziché onorarla l'hanno sporcata, disonorata. E' successo che io ricordi a Reggio Emilia, a Genova, ad Avola, è successo in Capitanata negli anni 50, durante l'occupazione delle terre, ricordo a Foggia la Celere di Scelba colpire in piedi sulle camionette i manifestanti inermi, a mani nude, caroselli pazzeschi, eppure i poliziotti provenivano eprovengono ancora oggi da famiglie proletarie come proletari erano gli occupanti le terre. Un odio di classe pur provenendo dalla stessa classe sociale, i poveri si sa non possedendo nulla sanno solo odiare e allora botte!. La tragedia della scuola Diaz è colpa di uomini in divisa senza qualità, violenti, arroganti, senz'anima e senza coscienza, quella coscienza che li avrebbe dovuti far riflettere, invece li ha ridotti a bestie, a colpire senza la minima pietà. Cosa significa la catena di comando, si può impartire l'ordine di massacrare giovani e ragazze inermi, persone anziane, un giornalista inglese non ha potuto partecipare al processo perché invalido per le botte subite. Ammesso che ti ordinano di massacrare e spaccare tutto, la coscienza cosa ce l'hai a fare. Il branco esegue senza batter ciglio, senza il minimo accenno di rifiuto? Dormivano, sono stati massacrati nel sonno da uomini in divisa antisommossa vestiti di tutto punto, caschi integrali, paraspalle come i giocatori di Rugby, manganelli speciali, manette, pistoloni agganciati alla cintura con il moschettone pronte all'uso. Dormivano ignari, chi con la testa appoggiata su dei libri, chi nel sacco a pelo, chi sdraiato su una coperta, dovevano fare tenerezza, invece no, erano solo colpevoli di aver manifestato pacificamente, la loro colpa era di essersi recati a Genova, chi ha insegnato loro e trasmesso tanta violenza, tantissimo odio, in quale scuola di polizia? Genova, una città sicura, antifascista da sempre. Il sangue dappertutto, una scatola di Tampax in un angolo, sulle maniglie delle porte delle uscite di sicurezza, la cronaca dei giornalisti che entrarono immediatamente dopo il massacro. Nei pestaggi quando la televisione era in bianco/nero, non ti rendevi conto fino in fondo, con la televisione a colori il sangue lo vedi sgorgare dalle teste fracassate e capisci che si è trattato di "macelleria messicana". La catena di comando, è vero, ma chi ha preparato quei giovani?  Una scuola era a Foggia presso la caserma Miale da Troia, l'altra  a Nettuno vicino Roma. E' li che bisogna andare e chiedere, parlare con gli insegnanti, quale il credo trasmesso a quei giovani Rambo figli del popolo, cosa gli è stato inculcato da trasformali in violenti vendicatori, a quale lavaggio del cervello sono stati sottoposti? I primi responsabili vanno cercati nelle scuole di polizia.

un_commissario

Ennio Di Francesco, già ufficiale dei Carabinieri e poi funzionario della Polizia di Stato, nel 2004 pensionato anzitempo d'ufficio, tra i promotori negli anni'70 del Movimento democratico di Polizia.

La recente sentenza della Suprema Corte sugli eventi del G8 di Genova stabilisce "la verità giudiziaria": dirigenti, funzionari e agenti di polizia hanno commesso dei reati e per questo sono stati condannati. " La verità ontologico/professionale" per la disfunzione del sistema "ordine pubblico" non è stata a mio avviso compiutamente affrontata. In quegli eventi è stata fatta violenza non solo alla città e ai suoi cittadini, ai dimostranti irruenti o pacifici, ma anche all'Istituzione Polizia nel senso più nobile e alla generalità dei "tutori dell'ordine" che ogni giorno rischiano la vita per la libertà di tutti. 

LEGGI TUTTO

Mario Arpaia e Ennio Di Francesco

Scritto da Mario Arpaia e Ennio Di Francesco   
PDF
Stampa
E-mail
 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna