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"Foggia in ginocchio per i tagli" Il sindaco Mongelli si dimette
Mercoledì 18 Luglio 2012 09:05

mongelli

Senza teatro, senza calcio, senza ditta dei rifiuti: il primo cittadino getta la spugna, dopo l'occupazione del Comune da parte dei lavoratori della municipalizzata rimasti disoccupati. "In tre anni il governo ci ha tolto 25 milioni, ora con la spending review sarà anche peggio"

di PIERO RUSSO

FOGGIA - La spending review 'uccide' i Comuni, il sindaco di Foggia getta la spugna: troppo pesanti i tagli agli enti locali, per riuscire a far fronte alle difficoltà. Nella città pugliese, oggi come oggi, non c'è più l'azienda di rifiuti, né la squadra di calcio, né tantomeno il teatro comunale, e ora non c'è neanche un primo cittadino. Gianni Mongelli ha rassegnato le dimissioni, formalizzate in mattinata a palazzo di città. Una "decisione sofferta", dice, presa al termine di una mattinata movimentata culminata con l'occupazione del Comune da parte dei lavoratori della Foggia servizi che hanno perso il posto di lavoro.

L'ingegnere foggiano, eletto il 22 giugno del 2009, dopo tre anni di faticoso governo ha tirato i remi in barca: "In questo periodo - dice Mongelli - anche con scelte difficili mi sono assunto in pieno l'onere di offrire una prospettiva alla città e la responsabilità di superare le oggettive difficoltà. Foggia è stata pesantemente penalizzata dalle decisioni assunte dal governo nazionale nell'ultimo triennio, sintetizzate da un taglio di circa 25 milioni dei trasferimenti statali. Gli effetti della manovra connessa alla spending review produrranno ulteriori e ancor più drammatiche conseguenze sui servizi essenziali e le funzioni istituzionali dell'Ente, che l'amministrazione comunale si è sforzata

di riorganizzare con il duplice obiettivo di ridurne i costi e migliorarne l'efficacia. Una prospettiva ormai non più sopportabile per la città e per me insostenibile".

Mongelli era al centro di una crisi aperta con Psi e Unione di Capitanata da più di un mese, che aveva visto dimettersi il vicesindaco in quota socialista, Federico Iuppa, e i tre assessori centristi Pasquale Pellegrino, Nando Frattulino e Matteo Agnusdei, quest'ultimo nominato solo 5 mesi prima con un rimpasto. Dieci giorni fa il fallimento dell'azienda speciale dei rifiuti Amica, che ha visto mettere a repentaglio il futuro di 350 foggiani e soprattutto la salute pubblica. Soltanto ieri, invece, la mancata iscrizione al campionato del Foggia Calcio, che era in mano allo stesso Mongelli dopo la resa di Pasquale Casillo e che il prossimo anno sarà costretto a giocare tra i dilettanti.

In mattinata - ultimo dei numerosissimi accadimenti - i lavoratori della Foggia servizi senza più un lavoro hanno occupato l'ufficio del sindaco e la Sala Giunta. "Assumo per intero la responsabilità dell'azione amministrativa, condivisa con i partiti della coalizione - conclude Mongelli nella sua lettera alla stampa - seppure in un clima di evidente difficoltà anche questa provocata dalla crescente complessità della situazione sociale e finanziaria".

(17 luglio 2012)

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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