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Una Giornata di Memoria
Venerdì 02 Novembre 2012 17:40

foto_di_gruppo_Genova-Muma

Grazie carissimi Mario e Ennio per averci offerto una giornata

davvero di ...memoria condivisa! e di aver individuato nel

MEM la sede più idonea senza la vostra proposta certo non

avremmo avuto la possibilità e opportunità di ricordare al

meglio tanti ns migranti che hanno lasciato in mare le loro

vite e le loro speranze. Complimenti poi x l'ottimo lavoro di

reportage, foto e filmati prodotti quasi in tempo reale e

per la grande umanità e sensibilità dimostrata. Spero di

avere altre occasioni di incontro con te e tutti voi Un

abbraccio circolare anche da parte del ns staff. Maria Paola

Profumo - Presidente del Galata Museo del Mare di Genova

don-andrea-gallo

Caro Mario, inoltro il messaggio di Don Gallo, che probabilmente ha potuto vedere in ritardo quanto relativo all'evento organizzato. Comunque non gli si può che volere bene per quello che fa.

Un abbraccio

Ennio

Da: Comunita' San Benedetto [mailto: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ]

Inviato: giovedì 1 novembre 2012 20:22

A: Ennio Di Francesco pres. Associazione " Emilio Alessandrini "

Oggetto: R: seme

Caro Ennio, hai risvegliato in me un antico ricordo. Il padre del mio comandante della Nave Garaventa, all'epoca era collaudatore delle scialuppe di salvataggio. Da tempo aveva segnalato agli Armatori, la condizione disastrosa delle barche. Non lo ascoltarono. La tragedia giunse puntuale. Un ricordo per tutti gli innocenti. Dio-Amore li ha accolti con misericordia.

Ciao Don Gallo

allievi07

Egregio Signor Arpaia,
anche a nome del mio Presidente, la prego di perdonare la nostra assenza
all'importante evento organizzato dalla vostra Associazione. Abbiamo
ricevuto il vostro invito e sono stata informata della sua telefonata, ma la
prego di credermi che i numerosi impegni di questo periodo - tra cui alcuni
fuori Genova e l'organizzazione di un convegno nazionale per il giorno 5/11
-, ci hanno distratto dalla doverosa attenzione verso la vostra importante
iniziativa.
Ho ritenuto comunque di scriverle questa email, non solo per scusarmi della
colpevole disattenzione, ma anche per manifestare - sebbene in ritardo 

la nostra vicinanza e condivisione nei riguardi della
vostra attività e dei fini che vi proponete.
Con l'auspicio che vi siano ulteriori occasioni di incontro e con l'augurio
di significativi ulteriori successi per la vostra Associazione, la saluto
cordialmente e le esprimo profonda stima e gratitudine per il suo impegno.

Daniela Fara - direttore Accademia Marina Mercantile.

Website: http://www.accademiamarinamercantile.it

Adezzati-5

Caro Mario,

A seguito della giornata "Mafalda",che ha coinvolto tutta la mia famiglia (anche se solo mio fratello Giovanni ha potuto intervenire), ho potuto mettere un po' di ordine nei miei ricordi (anche se solo per una piccola parte), cosa che dalpunto di vista degli affetti ha sempre un'importanza da molti sottovalutata, e talvolta anche da noi stessi. Mio nonno naufrago - mi raccontano - non ha più voluto navigare, ma soprattutto non ha più voluto ritornare a raccontare. Poi, da un cassetto, saltano fuori delle carte, delle foto, delle lettere... e ai nipoti ormai grandi, in mancanza di racconti, restano questi segni. Le foto del nonno dopo il salvataggio hanno, negli angoli, piccoli forellini e tracce di puntine da disegno arrugginite: il ricordo, nella sua vita, c'era;era presente, forse attaccato all'interno dell'anta di un vecchio armadio di legno. Fotografie che non potevano trovare posto accanto a quelle dei genitori, del matrimonio, della comunione dei figli, nella sala buona. Immagino che il nonno ritornasse con la mente sul Mafalda, forse anche ogni giorno,aprendo l'armadio, senza tuttavia condividere con i figli o con i nipoti. Forse in mezzo ai suoi ricordi c'era il senso di colpa dei superstiti, per "non essere riusciti a", per "non aver potuto"...cose di cui si parla poco volentieri, la propria impotenza davanti al destino, alla sorte, agli eventi, al mare buio davanti a noi. Io le foto, i telegrammi, i giornali e le riviste che parlano del naufragio, le vorrei "sistemare", contestualizzare, mettere a disposizioni di chi ama ricostruire storie, raccontare, far scoprire ad altri le cose passate. Sono cose piccole,ma lasciano immaginare storie che sempre stanno dietro ai nostri apparentement e insignificanti comportamenti quotidiani. Penso di chiedere al Museo del mare se potessero interessare, magari accanto all a targa... Chissà se lo farà.

A presto,

marco adezati

Scritto da Ass. Memoria Condivisa Ass. Emilio Alessandrini   
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