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BENIGNI CI HAI TRADITI ANCHE TU....
Martedì 18 Dicembre 2012 17:00

Benigni

Tanti bei discorsi ma io mi sono svegliata stamattina per niente orgogliosa di appartenere a questo popolo, ma schifata della sua ipocrisia, quella che tu ieri sera non hai fatto altro che alimentare: sì, abbiamo proprio la più bella Costituzione del mondo, ma è anche la inapplicata, quindi la più derisa...

Caro Benigni, io vivo in carrozzina da 25 anni in seguito ad un incidente stradale all'età di 20 anni e ho capito bene che sono tra gli ultimi della mia società, quella società che tace su tante cose che non vuole vedere....Sono ultima tra gli ultimi, perchè da 5 anni tutti i giorni mi batto e incontro in carcere i "sepolti vivi" , gli ergastolani che la nostra bella Italia ha condannato a morire in carcere.

Ergastolani senza speranza, senza benefici penitenziari, persone che sono in carcere anche dal 1979, ragazzi di 40 anni che sono stati condannati all'ergastolo a 18 anni e che non sono mai usciti, neanche per il funerale del padre. Ragazzi che hanno vissuto più tempo della loro vita in carcere che fuori, persone che l'ergastolo se lo vivono sulla propria pelle, giorno dopo giorno, anno dopo anno, da decenni. Persone profondamente e completamente cambiate rispetto al tempo dei loro reati, ma che sono uomini da noi condannati ad essere PER SEMPRE CATTIVI E COLPEVOLI, non ci interessa affatto che siano UOMINI NUOVI, come ci chiede l'art.27 della Costituzione che ti piace tanto... Noi li vogliamo REALMENTE FAR MORIRE IN CARCERE, tu che sei contro la pena di morte...

Io li incontro: sono sempre lì, estate, inverno, Natale e Pasqua, hanno la cella del carcere come tomba. Vedo il tempo scorrere sui loro volti, settimana dopo settimana, e lasciare solchi profondi. Ti avevamo chiesto un cenno, una tua parola ieri sera... Niente: indifferenza e silenzio. Eppure tutti quei bei discorsi sulla pena di morte: caro Benigni, quanta ipocrisia quando ci schieriamo contro la pena di morte immediata e condanniamo 1.500 persone ad una pena di morte al rallentatore. A morire giorno dopo giorno. Grazie anche al tuo silenzio.

Nadia Bizzotto

( ... ) Erode mandò a decapitare Giovanni nel carcere. Quelli che mangiavano con lui a tavola non alzarono un dito contro quell'iniquità, ma continuarono a sganasciare. Col silenzio sono divenuti complici. ( Don Oreste Benzi "Scatechismo").

Musumeci

Ventiduesima lettera di Buon Compleanno alla compagna di un uomo ombra

Buon compleanno amore.

Eccoti anche quest'anno la mia lettera di Buon compleanno.

E con questa sono ventidue.

Lo so!

In tutto questo tempo non è stato facile starmi accanto.

Eppure ci sei riuscita.

E per tutti questi anni sei stata l'energia del mio cuore e dei miei pensieri.

Buon compleanno amore.

Lo so!

È stato difficile amarmi.

E lo hai fatto senza chiedere nulla in cambio.

D'altronde un uomo ombra non può più dare nulla alla compagna che ama.

Buon compleanno amore.

In questi 22 anni mi hai fatto esistere grazie al tuo amore.

E hai sempre sussurrato al mio cuore:

-I sogni a forza di crederli diventano veri.

Dopo tutto il tempo che è passato e con un fine pena nel 9999 è difficile crederlo ancora.

Io non ci credo più, ma il mio cuore continua a crederci ancora.

Buon compleanno amore.

È stato facile amarti.

Ti amavo ancora prima di conoscerti.

Impossibile è stato smetterlo di farlo.

E mai lo farò.

Buon compleanno amore.

Si può imprigionare un uomo per tutta la vita.

E divorargli tutti i suoi sogni.

Non si può però impedirgli di amare.

Ed io ti amo.

Buon compleanno amore.

Carmelo Musumeci.

Carcere Padova, 19 dicembre 2012

www.carmelomusumeci.com

Scritto da Nadia Bizzotto   
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