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BUONE FESTE IN UNA SOCIETA' SENZA STATO
Mercoledì 19 Dicembre 2012 17:46

Festivita

Gentilissime/i,

abbiamo ricevuto da Nadia Bizzotto una lettera che ci ha lasciati è dir poco sgomenti, conosciamo Nadia per averle parlato  al telefono. Conosciamo benissimo il suo impegno che condividiamo e appoggiamo con convinzione e partecipazione. Sapevamo tramite una lettera precedentemente inviataci di essersi rivolta a Roberto Benigni per perorare la causa del "fine pena" ovvero l'abolizione dell' ERGASTOLO così come è sancito nella Carta Costituzionale. Siamo a fine anno, ci prepariamo a festeggiare più per tradizione che sentimento. Trappe le ingiustizie, pensiamo a chi ha perso il lavoro, agli "esodati" senza stipendio e senza pensione, ai pensionati al minimo, agli immigrati,  che cercano disperatamente nel nostro Paese un pezzo di pane. Al Sud a decina ai semafori, davanti ai supermercati a chiedere l'elemosina, in file lunghissime davanti ai centri della Caritas. I giorni di festa sono i peggiori perché costretti ad essere allegri vivendo in un mondo dove l'ingiustizia è diventata il nostro PIL.

Siamo stati particolarmente colpiti dall'articolo di Barbara Spinelli che vi consigliamo di leggere, un'analisi precisa di una società orfana dello Stato.

Ci sentiamo abbandonati, senza una guida, ma per fortuna c'è la famiglia, i figli, i nipoti, i parenti, gli amici di una vita e quelli nuovi.

Scritto da Mario Arpaia   
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