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Cermis, motoslitta nel dirupo: sei morti e due feriti gravi
Sabato 05 Gennaio 2013 16:26

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Cermis, motoslitta nel dirupo:

sei morti e due feriti gravi

L'incidente è avvenuto nella tarda serata lungo una pista 'nera', chiusa al transito. Il mezzo si è ribaltato, sbalzando fuori i passeggeri: alcuni sono precipitati per oltre cento metri. Sono turisti russi

Cermis, motoslitta nel dirupo: sei morti e due feriti gravi La pista illuminata

TRENTO - Tragedia sulle neve del Cermis, in Val di Fiemme, in provincia di Trento. Su una motoslitta con rimorchio, di notte, sono scesi su una pista nera, vietata, la Olimpia 2; a una curva, hanno sbandato sfondando la recinzione e precipitando in un crepaccio profondo 100 metri. Il bilancio è pesante: morte 6 persone, tra cui un 16enne e una 25enne, due feriti gravi, tutti turisti russi. I feriti, di cui uno molto grave, sono stati trasportati con un elicottero dell'esercito giunto da Bolzano, uno all'ospedale di Cavalese, l'altro al S.Chiara di Trento. Le ricerche sono state rese ancora più complesse, oltre che dal buio, anche dal fatto che le vittime sono finite oltre il limite della pista, dove non c'è neve ma solo rocce e bosco fitto.

Le cause. La scelta di scendere dalla pista nera Olimpia 2, che non era illuminata, il numero probabilmente eccessivo di persone a bordo della motoslitta, il carrello non indicato per i passeggeri. Queste le prime ricostruzioni comunicate all'AGI dal Comandante reggente della stazione dei Carabinieri di Cavalese. Restano gravi le condizioni dei due feriti che facevano parte della comitiva russa. Di certo -confermano stamani in valle di Fiemme- c'è che il carrello rimorchio su pattini non era abilitato al trasporto di persone (e li si trovano i due più giovani di 16 e 25 anni), ma solo agli attrezzi per il lavoro. Pare che la motoslitta sia di proprietà della società degli impianti funiviari, e servisse solo per trasportare gli oggetti

e le vivande da fondovalle all'albergo dove erano alloggiati i turisti russi, situato sopra il luogo della disgrazia. E' quasi certo che la comitiva abbia cenato in una baita in quota e poi -nella discesa sulla "Olimpia 2"- sia finita fuori pista attorno alle 22.30, nella trasferta tra la località "Alberghi" e "Doss dei Laresi". Anche la titolare russa dell'Hotel Sporting, Raissa, è tra le persone che hanno perso la vita. Gli stranieri deceduti erano venuti in Italia per il Natale russo, che si celebra il 6 gennaio. Sul posto in nottata si è recato anche il presidente della Provincia di Trento. "Siamo profondamente scossi di fronte a questa tragedia e impegnati in prima linea nei soccorsi", ha detto il governatore Alberto Pacher. Sul luogo dell'incidente anche il dirigente del Dipartimento della Protezione civile, Roberto Bertoldi, l'assessore della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi e il sindaco di Cavalese, Silvano Welponer.

LA MAPPA

Le vittime. Sono tutte di nazionalità russa, così come i due feriti dell'incidente avvenuto la scorsa notte sulle pista del Cermis, in Trentino. Due le vittime di sesso maschile, quattro quelle di sesso femminile, fra cui Larissa Rafilya Pshenichnaya, di 51 anni, residente a Predazzo (Trento), moglie del gestore dell'hotel Sporting Cermis, Iaroslav Iagafarov Azat, di 58 anni, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale S.Chiara di Trento. Le altre vittime sono turisti alloggiati all'hotel Des Alpes di Cavalese: Liudmila Iudina, 48 anni e i figli Denis e Julia rispettivamente di 16 e 25 anni; Irina Kravchenko, 45 anni e Viacheslav Sleptsov, 52 anni. All'ospedale di Trento, oltre al gestore dell'albergo, è ricoverato Boris Iudin, di 47 anni. Entrambi non sono in pericolo di vita: uno è ricoverato nel reparto di ortopedia, l'altro in quello di neurochirurgia. La prognosi è di un mese.

La testimonianza. Erano circa le 21.40", racconta un testimone, Cesare Perini, "stavamo scendendo dalla pista Olimpia 3 del Cermis - aperta in notturna il mercoledì, il venerdì e il sabato. Avevamo intenzione di sciare ancora, quando abbiamo visto una motoslitta con sirena risalire la pista a grandissima velocità, e un carabiniere, poco dopo, in modo brusco ci ha invitati a concludere il percorso. L'addetto alla funivia ci ha spiegato che gli era stato comunicato di non far più risalire nessuno, perché c'erano stati dei morti nella pista più a monte. Fra di loro dovrebbe esserci il gestore dell'hotel, che è di nazionalità russa. Per oggi e domani sul Cermis sono previste gare di fondo per la Coppa del mondo di sci".

I soccorritori, dei carabinieri e del soccorso alpino, in tutto 14 uomini e cani, hanno lavorato prima al recupero dei corpi e poi ai rilievi sulla pista. La montagna è la stessa che il 2 febbraio 1998 aveva visto 19 vittime per un aereo dei marines finito contro una cabina della funivia. E sempre la funivia aveva causato 42 morti nel 1976, per il distacco di una cabina.

Si indaga per omicidio colposo. La procura di Trento ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sull'incidente avvenuto nella notte sul Cermis. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Davide Ognibene, che già intorno alla mezzanotte era salito fino al luogo dove la motoslitta si è ribaltata. Il magistrato sta coordinando le forze dell'ordine nelle indagini sull'accaduto e sta cercando di ricostruire l'incidente anche attraverso testimonianze. Fondamentali potrebbero essere quelle dei due sopravvissuti.

Lutto in Val di Fiemme. Intanto sono state annullate, "in segno di rispetto delle famiglie dei sei turisti morti", tutte le iniziative di spettacolo e di divertimento previste oggi e domani in Val Di Fiemme in occasione della doppia tappa finale del Tour de Ski, la competizione a tappe di sci nordico valido per la Coppa del Mondo di fondo e di fatto anteprima dei prossimi Mondiali della specialità in programma nella Valle del Trentino a metà febbraio. L'annuncio è stato dato poco fa dal presidente esecutivo del comitato organizzatore Piero De Godenz, e dall'assessore al Turismo del Trentino, Tiziano Mellarini. In particolare sono state annullate tutte le feste musicale previste oggi in valle mentre domani lungo la pista Olimpia, che ospiterà l'ultima gara del Tour de Ski, non verrà diffusa musica, come tradizionalmente avviene durante le gare di sci nordico, e nemmeno bevande alcoliche. "Sia prima delle due gare di oggi sia prima di quelle di domani - ha chiarito Piero De Godenz - verrà osservato un minuto di silenzio in piena sintonia con la Federazione Internazionale dello Sci. Siamo molto colpiti da quanto avvenuto questa notte nella nostra valle. E' certamente un fine settimana triste per tutto noi". Domani proprio la pista teatro dell'incidente di stanotte vedrà i fondisti risalire il tracciato con gli sci da fondo fino alla stazione intermedia dove è posto l'arrivo della gara. Impegnati anche degli atleti russi tra i quali Alexander Legkov, attualmente terzo a pochi secondi dal capolista norvegese Northug.

Scritto da Quotidiano la Repubblica   
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