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Carlo Iuliano, l'antidivo
Domenica 10 Febbraio 2013 11:22

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Esistenze la cui fine sebbene non faccia notizia nell'italietta contemporanea quantunque lasciano un segno in chi in esse ebbe la fortuna di imbattersi.

Carlo Iuliano, scomparso qualche giorno fa, era una persona mite, semplice ma soprattutto disponibile prima ancora che un giornalista. Merce davvero rara in una professione dove a prevalere è solitamente l'istrionismo e l'arroganza di chi tutto sa e nulla deve dimostrare. Storico addetto stampa del calcio Napoli dei trionfi di Maradona e del sogno infranto di una città bella ed ingestibile Iuliano fino all'ultimo si è dedicato alla professione in veste di commentatore televisivo.

Ebbi la fortuna di conoscerlo grazie ad un amico in comune. In veste di giovane cronista mi ospitò a casa sua a Napoli. Ero alle prese con la preparazione per l'esame di stato per ricevere il titolo di "giornalista professionista" e lui che per tanti anni aveva fatto parte della commissione esaminatrice mi indirizzò su come comportarmi e su quali argomenti approfondire. Nessuna spocchia, nessun divario tra maestro e discente solo la voglia di trasmettere la propria passione e la preoccupazione per lo stato attuale della professione. "Ai miei tempi mi disse era molto più semplice, bastava tanto sacrificio, volontà e passione. Oggi purtroppo non è più così". Nei suoi occhi tanta amarezza ma anche un barlume di speranza "Sii determinato e non smettere mai di crederci, prima o poi verrà anche il tuo momento". Trascorremmo circa un'ora discorrendo di giornalismo tecniche di scrittura e futuro dei giovani, mentre sullo sfondo una splendida vista del golfo creava un'atmosfera quasi magica.&nbs p;

Poche righe nelle pagine dei quotidiani locali hanno accompagnato il saluto commosso e veramente sentito di gran parte della città e di uomini che hanno fatto la storia nel bene e nel male del calcio napoletano da Diego Armando Maradona a Corrado Ferlaino passando per Luciano Moggi e Aurelio De Laurentiis. Nulla o quasi sulle testate nazionali. E' altro ciò che interessa all'opinione pubblica. Dalle cialtronate del mistico Otelma ad "Un giorno da pecora" alle multe in aeroporto per il discolo miliardario Balotelli passando per gli amori da fiaba di una scaltra ex commessa al secolo Pascale con l'uomo più ricco e controverso d'Italia Silvio Berlusconi.

E' davvero uno strano Paese il nostro, stracolmo di prosopopea ogni qualvolta si propone sui palcoscenici internazionali si riduce a mero surrogato di avanspettacolo in patria.

Raffaele de Chiara

www.ondanomala.org

Scritto da Raffaele de Chiara   
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