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LA LETTERA AL PRESIDENTE NAPOLITANO
Sabato 02 Marzo 2013 10:24

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LA LETTERA AL PRESIDENTE NAPOLITANO

Tribunale di Torino

Processo ThyssenKrupp

I familiari delle 7 vittime ThyssenKrupp scrivono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

La lettera segue le proteste di ieri dopo la sentenza d'appello

Questo pomeriggio, l'on. Antonio Boccuzzi ha consegnato al Prefetto di Torino una lettera a firma sua e dei familiari delle sette vittime del rogo ThyssenKrupp rivolta al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Su richiesta dei familiari delle vittime, Sicurezza e Lavoro diffonde il testo della lettera:

 

Ill.mo

Presidente della Repubblica Italiana

On. Giorgio Napolitano

Palazzo del Quirinale

00187 Roma

Oggetto: Richiesta incontro con i familiari vittime ThyssenKrupp.

Ill.mo Presidente,

ieri è stata pronunciata la sentenza d'appello del processo per il rogo all'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, in cui hanno perso la vita sette operai. Una sentenza che ha sconcertato i familiari delle vittime, che hanno visto rinnovare il proprio dolore di fronte alla riduzione delle pene inflitte agli imputati in primo grado e, soprattutto, al mancato riconoscimento del "dolo eventuale" nei confronti dell'ex a.d. Herald Espenhahn.

Con la presente Le chiediamo cortesemente di riceverci affinché possa conoscere i motivi della protesta in seguito all'emanazione della sentenza e possa contribuire a mantenere alta l'attenzione sulla nostra tragica vicenda, in vista del ricorso in Cassazione.

La vicenda della ThyssenKrupp ha risvegliato in Italia le coscienze sul tema delle morti sul lavoro. Da quel momento si è fatto molto. Anche Lei si è prodigato in diverse occasioni affinché non venisse abbassata la guardia. Il fenomeno però non è certo stato ancora debellato: le cronache dell'Ilva di Taranto sono forse l'esempio più eclatante... Senza dimenticare le tragedie quotidiane nell'agricoltura, nell'industria, nell'edilizia e in tanti altri luoghi di lavoro e formazione (tra cui le scuole).

tribunaletorino

Vogliamo, come Lei ha già ribadito più volte con fermezza, che non ci si arrenda di fronte al terribile fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (a Torino è in svolgimento il processo d'appello per il caso Eternit: in primo grado è stato riconosciuto il dolo eventuale nei confronti dei vertici della multinazionale). Desideriamo che questa piaga venga contrastata in Italia con ogni strumento, culturale, giuridico e giudiziario.

Nel ringraziarLa per l'attenzione e confidando nella Sua sensibilità, Le porgiamo i nostri ossequi.

I familiari delle sette vittime ThyssenKrupp

e On. Antonio Boccuzzi

Torino, 1° marzo 2013

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Massimiliano Quirico

direttore responsabile "Sicurezza e Lavoro"

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