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Città della scienza, 13 ore per domare le fiamme
Martedì 05 Marzo 2013 16:01

Brucia la città delle scienze e con lei bruciamo tutti noi, bruciano le coscienze di chi vuole portare il Paese alla distruzione totale. Populisti, demagoghi,comici,cabarettisti tutti in politica. Aventi c'è posto, ricordadate i cinema di terz'ordine, signori avanti c'è posto...

M.A.

Città della scienza, 13 ore per domare le fiamme

Il sindaco: Napoli è sotto attacco

Quasi totalmente distrutta la struttura che ospitava incubatori d'impresa, un centro congressi e una serie di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo per far conoscere e spiegare la scienza a migliaia di studenti. Ci sono stati diversi e distanti focolai. Disposto il sequestro dell'intera area

cittaartena

Dopo una notte insonne il sindaco di Napoli ha rilanciato in un tweet il suo allarme. Si legge: "Napoli è sotto attacco". Scrive de Magistris: "Oggi migliaia di ragazzi e bambini di Napoli si sono svegliati piangendo per la distruzione di Città della Scienza, Napoli è sotto attacco!".

Un attacco che avrebbe, sempre secondo il sindaco una "mano criminale". E questo sta venendo fuori anche dalle prime indagini. Dai rilievi effettuati dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine, emergono alcune anomalie che fanno protendere per una pista dolosa, anche di criminalità organizzata.

Il fuoco, che ha distrutto quattro capanonni, lasciando solo degli scheletri, potrebbe essere appiccato in più punti differenti della struttura e questo spinge inquirenti e investigatori a battere la pista del dolo.

Circa dieci i 'tamponi' eseguiti in punti differenti del rogo per meglio valutare l'uso di sostanze infiammabili. C'erano delle telecamere di sicurezza all'interno e all'esterno dell'area, ma a quanto pare le registrazioni sono andare quasi del tutto distrutte.

I vigili del fuoco di Napoli sono ancora sul posto, hanno lavorato l'intera notte e solo dopo oltre 13 ore sono riusciti a domare l'enorme rogo che ha distrutto quasi totalmente la Città della scienza, la struttura che ospitava incubatori d'impresa, un centro

congressi e una serie di esperimenti pratici e dimostrazioni per far conoscere e spiegare dal vivo la scienza a migliaia di studenti.

Il dolore di Napolitano

L'area devastata comprende cinque dei sei padiglioni per circa 10-12mila metri quadrati. L'intera zona è stata posta sotto sequestro dalla magistratura. Le fiamme, divampate dopo le 21.30 di ieri, si sono propagate principalmente per la presenza di legno nel centro scientifico. Secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, all'arrivo delle squadre ieri sera le fiamme erano già completamente estese su tutta la parte museale, dal lato del mare, eccezione fatta per il teatro.

La notte delle fiamme

Sempre riguardo alla pista dell'incendio doloso alcuni testimoni parlano di più punti di innesco del rogo. C'è anche chi dice che sarebbero venuti dal mare. Ipotesi su cui si indaga. L'ombra di un attentato insomma, si fa strada: malgrado l'assenza di vento, infatti, ci sono stati diversi e distanti focolai. Le cause potranno essere accertate unicamente dopo che l'incendio sarà del tutto domato. L'incendio non ha provocato feriti, non solo per l'orario in cui è divampato, ma anche perché i lunedì dei mesi invernali il museo è chiuso al pubblico.

Citaarte_na

Il progetto iniziale di Città della Scienza, uno dei fiori all'occhiello di Napoli e visitato ogni anno da circa 350mila persone, è stato avanzato agli inizi degli anni novanta. Nel 2001 l'inaugurazione del museo interattivo vero e proprio. Il polo scientifico era stato realizzato nel quartiere Bagnoli, l'ex area industriale che ha ospitato per decenni l'Italsider. La Città della scienza era in gran parte in ex capannoni industriali del novecento restaurati e tornati in vita dando l'input al progetto di recupero dell'area.

Su Fb/Il messaggio di Roberto Saviano

In pochi minuti ieri sera è andato in fumo l'intero patrimonio custodito nella struttura mettendo anche in pericolo il futuro lavorativo dei 160 dipendenti che sono accorsi sul posto non appena si è diffusa la notizia dell'incendio. La densa colonna di fumo nero si è levata immediatamente in cielo ed è rimasta visibile da gran parte della città per l'intera notte.

Nel rogo è andato distrutto anche il server, così i molti che hanno tentato di collegarsi con il sito di Città della Scienza non ci sono riusciti-

Intanto già si pensa ad un grande concerto da organizzare nel vicino arenile per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione della struttura.

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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