Domenica 17 Marzo 2013 10:05 |
E' stata una grande soddisfazione l'elezione alla Camera di Laura Boldrini da sempre impegnata in prima fila nella difesa e nell'accoglienza degli emigranti e dei richiedenti asilo politico. Cara Laura abbiamo pensato di dedicarti la bellissima poesia scritta dal carissimo amico e poeta Thomas Guarino in occasione della posa della targa nel Galata Museo del Mare di Genova che, ricorda, il naufragio del Piroscafo italiano "Principessa Mafalda". Cittadini d'un altro mondo berna bruxelles francoforte parigi buenos aires caracas chicago vancouver basilea lione montevideo ottawa lussemburgo monaco città del messico new york santa fe e ancora marsiglia ginevra perth santiago strasburgo geografia alternativa alla miseria latitudini della fame longitudini delle speranze ricordo della sedia vuota guardata con rispetto e terrore dove nessuno sedeva nell'attesa del ritorno sguard o interrogativo verso la madre niente notizie niente lettera un vago indirizzo ma ci sarà ancora e questa assenza che parlava talvolta d'un mondo che lui costruiva giorno dopo giorno dove i bambini mangiano mattina mezzogiorno e sera le strade sono asfaltate le case piene di luce questa assenza però spesso parlava solo di se stessa o faceva eco all'altra laggiù nascosta il viso tra le mani a leccare le ferite del lavoro il sale delle lacrime le domeniche pomeriggio seduti tutti in fila prigionieri de lla libertà a guardare il muro di fronte a ricomporre visi e paesaggi familiari mentre i colori sbiadiscono e le voci si affievoliscono il sonno nel quale sprofondi il risveglio nell'aria fredda la discesa nel pozzo la calce che brucia mani viso ed occhi le travi che spezzano le reni e la notte che torna il viso verso il muro per non sentire l'assenza le mani sulle orecchie per non sentire il silenzio c'è stato qualche ritorno ma tante partenze definitive la famiglia da ricomporre imparare insieme a vivere altrove dimenticare nella speranza del mai più mentre il passato la tua lingua le tue abitudini perdono consistenza prezzo da pagare per essere integrato fino ad essere come loro parlare la loro lingua e non chiederti più chi sei da dove vieni ma ogni giorno di sfuggita nello specchio chiederti dove sei dove vai ci vorranno anni per accettare questa tua nuova strada.
Dall'impegno per i rifugiati, iniziato tanti anni in prima fila in Venezuela accanto ai campesinos lavorando in una azienda di produzione del riso, alla Camera dei deputati. Il percorso di Laura Boldrini, eletta nelle liste di Sel nella circoscrizione Sicilia 2, è fatto di viaggi e dedizione per i profughi che l'ha portata a diventare portavoce dell'Unhcr, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, organismo dell'Onu che conta 50 milioni di assistiti. Nominata nel 2009 'Italiano dell'anno' da Famiglia Cristiana "per il costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo", la Boldrini - a chi le chiedeva tempo fa di raccontare la sua storia - rispondeva che per prima cosa occorre conoscere le lingue, e per seconda cosa conoscere i meccanismi dell'informazione da dentro. Con una motivazione forte: "Credere che si può dare un contributo anche se non si può rivoluzionare il mondo", secondo il suo slogan. L'impegno della Boldrini, approdata a Montecitorio tra le file di quella squadra di sette persone che rappresentano il 'no profit', inizia subito dopo la maturità quando va a lavorare in una risaia del Venezuela, prima di intraprendere un lungo viaggio in tutto il centroamerica. E, dopo la laurea a Roma in legge ed una breve esperienza in Rai, nel 1989 comincia la sua carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla Fao. Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Pam) come portavoce per l'Italia, compiendo molte missioni in aree di crisi, tra cui Jugoslavia, Georgia, Iraq e Afghanistan. L'approdo all'Alto commissariato per i rifugiati è nel 1998 e dura fino al 2012. Anni in cui riceve anche tanti riconoscimenti: dalla Medaglia ufficiale della commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna (1999), al titolo di Cavaliere ordine al merito della Repubblica italiana (2004), al Premio Consorte del Presidente delle Repubblica (2006). Come detto, ultimo, ma soltanto in ordine di tempo, anche il premio 'Italiano dell'anno', ricevuto dal settimanale Famiglia Cristiana nel 2009. |
Scritto da Mario Arpaia |