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Abitava vicino alla Fibronit un'altra vittima di mesotelioma
Lunedì 14 Ottobre 2013 08:47

fibronit

Il FANTASMA della Fibronit miete una nuova giovane vittima. Un cittadino come tanti che nella fabbrica assassina dell' amianto non aveva nemmeno mai lavorato: la sua unica colpa, denuncia Nicola Brescia, presidente del Comitato Fibronit, era abitare al quartiere Japigia, a pochi metri dall' ex opificio.

<< Michele ha lottato con tutte le sue forze, ma il mesotelioma-denuncia Brescia – gli ha toto il respiro e lo ha tolto agli affetti più cari lasciando nello sgomento tutti quanti noi, che ancora una volta assistiamo impotenti a queste tragedie>>: Tanto che il presidente del del Comitato Fibronit non esita a lanciare il il suo J'accuse: << Non basta più lavarsi le mani . dicendo che questi morti appartengono alla responsabilità dei dirigenti Fibronit e quindi alla storia di questa fabbrica maledetta. Questi morti appartengono a tutti noi , alla nostra responsabilità di amministratori , tecnici, associazioni. Non abbiamo fatto nulla per provare a salvare queste vite. Michele, come tanti, ha dovuto sobbarcarsi viaggi in altre Regioni d' Italia per trovare e l'ha trovata , una, se pur flebile, speranza di vincere una battaglia impari>>. Ed è grave, secondo Brescia, che nel capoluogo non vi siano prèsidi sanitari in grado di affrontare adeguatamente questa patologia. << Malgrado sia considerata città con picchi di mesoteliomi al di fuori della norma- ricorda- Bari continua a non assumersi la responsabilità di affrontare con determinazione l'insorgenza del mesotelioma e la sua diagnosi precoce. Di mesotelioma non si guarisce, almeno per ora, ma si può curare ed offrire una sopravvivenza dignitosa a chi viene colpito

Scritto da Quotidiano La Repubblica   
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