Iscriviti alla Newsletter:
Il Futuro è la Pace
Home Notizie Salviamo Anthony Farina l'italo americano condannato a morte
Salviamo Anthony Farina l'italo americano condannato a morte
Lunedì 14 Ottobre 2013 09:03

Farina

Salviamo Anthony Farina l'italo americano condannato a morte

Presentato l'ultimo appello per salvare la vita di Anthony Farina, un uomo di origine italiana di 38 anni, recluso nel braccio della morte in Florida, dove ha già scontato 20 anni di carcere. Condannato per omicidio senza che abbia in realtà ucciso o avuto la volontà di uccidere.

Salviamo Anthony Farina l'italo americano condannato a morte.

Anthony Farina è figlio di italiani, la sua famiglia è originaria di un paesino del messinese, Santo Stefano di Camastra, a 18 anni nel 1992 in compagnia del fratello sedicenne Jeffrey, rapinò un fast Food a Daytona Beach in Florida. Jeffrey sparò ad una dipendente del locale, Michelle Van Ness, che morì il giorno dopo in ospedale. Anthony non sparò né ferì nessuno, ma entrambi i fratelli furono condannati a morte per omicidio. Nel 2000, in considerazione della minore età di Jeffrey Farina, la condanna a morte è stata commutato in un ergastolo con la possibilità della libertà condizionata dopo 25 anni. Anthony Farina pur non avendo commesso materialmente l'omicidio rimane condannato a morte. Lo scorso 2 novembre il governo italiano ha riconosciuto la cittadinanza italiana ad Anthony, anche grazie all'interessamento delle associazioni Reprieve, Nessuno tocchi Caino e Comunità di Sant'Egidio. Adesso è stato presentato l'ultimo ricorso alla Corte d'Appello degli Stati Uniti, per chiedere la revoca della sentenza capitale. L'Italia ha un ruolo decisivo nella campagna internazionale per la moratoria universale delle esecuzioni capitali e per evitare la pena di morte negli Stati Uniti. Con il caso di Anthony Farina si potrebbe ottenere un pronunciamento della Corte affinché la pena di morte non sia applicata almeno nei casi in cui la persona non abbia materialmente commesso l'omicidio. Nel processo ai Farina il Pubblico Ministero si era proclamato: "agente di Dio". Ciò ha voluto che si mobilitassero l'organizzazione "Americani Uniti per la separazione tra Stato e Chiesa" e diversi gruppi religiosi americani contrari alle affermazioni del Pubblico Ministero. Nel caso in cui l'ultimo appello presentato il 13 marzo non fosse accolto, rimarrebbe solo il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti che però non è obbligata ad esaminare il caso, oppure la richiesta di grazia al Governatore della Florida.

Scritto da di Maria Concetta Distefano   
PDF
Stampa
E-mail
 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna