Caro amico e cara amica

l’invito del Comune di Milano e di AIVITER , alle ore 10 per ricordare il 35° Anniversario della scomparsa del Giudice Emilio Alessandrini con la deposizione di una corona alla lapide commemorativa posta  in viale Umbria, 35 (angolo via Muratori) ore 10. Per non dimenticare gli anni del terrorismo invito tutti i familiari delle Vittime del terrorismo di Milano e la Lombardia a partecipare a questa breve cerimonia per dimostrare che siamo tutti uniti “ in una memoria collettiva” per ricordare i nostri caduti per gli omicidi stragisti e gli omicidi mirati del terrorismo.

La sera del 29 gennaio alle ore 21 la televisione d’Abruzzo RETE 8 trasmetterà il filmato “Emilio vive”  per ricordare e onorare Emilio Alessandrini, uomo d’Abruzzo e magistrato d’Italia, nel 35° anniversario della sua uccisione a Milano da parte di terroristi di prima linea il 29 gennaio 1979.

Il filmato potrà essere seguito per chi non è in Abruzzo via Internet, sul sito Rete 8 – diretta. Esso, prodotto dall’Associazione  Emilio Alessandrini nel 2009, aiuta a non dimenticare e a riflettere,  in questi tempi contraddittori, su come i diritti di cui ciascuno ogni giorno fruisce si debbono al sacrificio di  uomini come Emilio Alessandrini e altri magistrati, tutori dell’ordine, giornalisti, cittadini comuni, che difesero con la vita la legalità, la sicurezza e la giustizia negli anni di  odio e terrore che misero in pericolo la democrazia di questa tormentata Italia. A Milano così come a Pescara al mattino saranno deposte in luoghi di ricordo corone di alloro in memoria di Emilio.    

Mi preme ringraziare il direttore di Rete 8 Pasquale Pacilio, amico comune di Emilio, per la grande instancabile  e l’instancabile l’impegno sociale e il regista Stefano Falco per gli sforzi  fatti allora per  produrre questo filmato.

Colgo l’occasione per informare che dal 29 gennaio sarà nelle librerie la ristampa  aggiornata del volume di cui allego la copertina, con nota al lettore e dedica, edito da Castelvecchi.

Grazie per l’attenzione e per l’auspicabile divulgazione di questa nota.   

Ennio Di Francesco

www.enniodifrancesco.it