Iscriviti alla Newsletter:
Il Futuro è la Pace
Home Notizie Fermiamo l'apertura di nuove discariche
Fermiamo l'apertura di nuove discariche
Sabato 29 Marzo 2014 17:12

a_Giugliano

Questa e-mail è  stata mandata da Change.org

Fermiamo l'apertura di nuove discariche e la costruzione, immotivata, di un inceneritore a Giugliano in Campania.

A Giorgio Napolitano

Fermiamo l'apertura di nuove discariche e la costruzione, immotivata, di un inceneritore a Giugliano in Campania.

Lanciata da

Francesco Mennillo

Giugliano In Campania, Italy

Questa petizione nasce con il preciso intento di far ascoltare il nostro disperato grido di giustizia.

Vogliano tutelare la nostra terra e la salute di chi ci vive.

Riteniamo una vera offesa l'aver semplificato l'intera problematica della Terra dei Fuochi, in 'bonifiche' e 'screening', senza affrontare il problema rifiuti alla radice e limitandosi, comunque , alla creazione di nuove discariche e impianti di incenerimento rifiuti.

Abbiamo necessità di attuare una rivoluzione nel sistema di gestione dei rifiuti.

Sul territorio c'è già quanto occorre, e con un minimo intervento economico possiamo dare l'avvio alla rivoluzione.

Non occorre una nuova discarica, anche perché Giugliano non è una pattumiera.

Così come non abbiamo necessità di un nuovo inceneritore.

È falso sostenere che le discariche già attive sono insufficienti. Lo diventano senza un concreto piano integrato di gestione e riciclo dei rifiuti.

La Campania produce circa 2 mln di tonnellate di Rifiuti annui, di cui circa il 30 % è inceneribile, il restante 70 % è formato da umido, materiali di recupero e riciclaggio, che non si possono/devono bruciare.

L'impianto di Acerra ha una capacità di 700.000 ton/anno, pertanto, più che sufficiente per le 600.000 tonnellate di CDR che la Campania produce annualmente.

A quanti sostengono che l'inceneritore serve per bruciare le (eco)balle di Taverna del Re e degli altri siti di stoccaggio sparsi per la Campania, abbiamo il dovere di rispondere FALSO!!!

Innanzitutto, le (eco)balle di Taverna del Re non sono CDR. Durante l'emergenza rifiuti, quindi da quando si è cominciato a stoccare a Taverna del Re (come accertato durante il processo contro Bassolino e altri), gli impianti di tritovagliatura (STIR) non erano in grado di sperare i rifiuti. Di conseguenza, nelle (eco)balle, oltre a umido, oramai cristallizzato, ma non inertizzato, ci sono metalli e plastiche, da avviare a recupero e non bruciabili in un inceneritore.

Solo dopo aver separato i componenti delle (eco)balle, si può far bruciare, tranquillamente, la parte residua fuori Regione, il tutto a costi più contenuti.

Si comprenderà che è altrettanto FALSO, sostenere che l'inceneritore serve per togliere i rifiuti da Giugliano.

Al di là dei ciarlatani, che propongono soluzioni miracolose al problema dei rifiuti, senza portare uno straccio di evidenza scientifica, basterebbe avviare e attuare il ciclo dei rifiuti, così come definito nei congressi IASWA (International Assesment on Waste Management-Assise Internazionale sulla gestione dei Rifiuti).

Ovvero in poche parole:

1) l'umido deve andare a compostaggio, con recupero del biogas (metano-CH4), sia esso con gestione aerobica (all'aria aperta), che anaerobica (al chiuso). L'umido, costituisce circa il 35% dei rifiuti prodotti nelle città di tutto il Pianeta Terra, con punte più alte nei paesi arretrati.

2) I rifiuti, devono essere trattati con separazione meccanica (cd. impianti TMB-Trattamento Biomeccanico), per poter avere la più alta percentuale possibile di recupero e riciclo di materiali metallici, vetro e plastiche riciclabili (fra il 35 ed il 45%max).

3) Il restante, ma solo il restante, deve andare ad incenerimento (attualmente unica tecnologia disponibile, oltre alle discariche), ma abbiamo già detto che Acerra, da questo punto di vista, è più che sufficiente.

A questo punto proviamo a rispondere a questa domanda

ALLORA A CHI CONVIENE L'INCENERITORE?

Conviene a chi fa spendere ALMENO 260 MLN di € dei contribuenti, ovvero NOSTRI (sì, nostri, perché la legge prevede che gli impianti li paghiamo di tasca nostra).

Conviene a chi decide, dove e come confiscare le terre, conviene a chi lo deve costruire e poi gestire, prendendo i soldi sempre dalle nostre tasche, sia come TARES (Con l'inceneritore potrebbe anche raddoppiare), sia come incentivi, denominati CIP6, dalle nostre bollette della luce (le più care d'Europa).

Vogliano che lo Stato, quello che dovrebbe tutelarci, ascolti il nostro NO ALL'INCENERITORE DI GIUGLIANO, L'ENNESIMO PRELIEVO TRUFFA DALLE NOSTRE TASCHE PER FAR ARRICCHIRE I SOLITI NOTI ALLE NOSTRE SPALLE, NO ALLE TASSE PER PAGARE UNA FOLLIA INUTILE

Circa la nuova discarica, poi, va detto che la stessa viene allocata in una zona che non ha alcuna idoneità geoambientale per la realizzazione in sicurezza di una discarica di rifiuti inquinanti.

I rilievi preliminari finora effettuati nella zona del territorio del Comune di Giugliano in Campania, in cui è ubicata la cava Monticelli, evidenziano che i versanti subverticali della cava sono instabili, giacché interessati da dissesti che coinvolgono la porzione superficiale di circa 1 m di spessore.

Sul fondo di gran parte della cava, poi, in passato sono stati accumulati materiali di natura ignota sui quali, finora, non si è sviluppo il suolo e non è cresciuta la vegetazione.

Tale fatto è anomalo in quanto, nelle zone nelle quali non si trovano tali materiali, la vegetazione è cresciuta ed è caratterizzata anche da alberi i d'alto fusto.

A questo punto, bisognerebbe prima rispondere a questo quesito CHE TIPO DI MATERIALE È STATO ACCUMULATO SUL FONDO DELLA CAVA?

Va evidenziato, poi, che gran parte della base ella cava si trova a quota di circa 8 m sul livello del mare per cui la falda lambisce la superficie del suolo e può, addirittura, allagarla durante i periodi piovosi.

Basterebbe solo questo dato per comprendere che è IMPOSSIBILE realizzare, in sicurezza, una discarica anche riportando terreno sulla attuale superficie.

La discarica, infatti sarebbe realizzata in una cava a fossa, per cui la struttura impermeabilizzante dovrebbe sopportare il carico di alcune decine di metri di rifiuti inquinanti che causerebbero deformazioni e rotture.

IL SITO NON È ASSOLUTAMENTE IDONEO PER LA REALIZZAZIONE IN SICUREZZA DI UNA DISCARICA.

Come è noto, il Commissario Straordinario (prefetto Ruberto) ha convocato, per il giorno 3 aprile 2014, la Conferenza dei Servizi per la discarica in questione, dandole un titolo del tutto ingannevole, ovvero: "Ricomposizione ambientale della cava dimessa in località Masseria Monticelli nel comune di Giugliano in Campania (NA)".

Data la bellezza del titolo dato alla Conferenza di Servizi viene da chiedersi:

1) Se l'intervento consiste nella realizzazione di una discarica, che bisogno c'è di camuffare le opere definendole quale ricomposizione ambientale?

2) Quale miglioramento ambientale apporterà la discarica all'area?

3) Il colmare una cava a fossa con rifiuti inquinanti può mai rappresentare un miglioramento ambientale o meglio una ricomposizione ambientale migliorativa?

Vale la pena, infine, ricordare che l'individuazione della cava è stata fatta dal Prof. Ing. Giovanni Perillo, recentemente è stato posto agli arresti domiciliari in seguito alle indagini della Magistratura di Napoli circa le varie irregolarità commesse nella costruzione, gestione e collaudo della discarica di Chiaiano, realizzata nella cava a fossa del Poligono.

Stando al progetto posto a fondamento della Conferenza di Servizi, la cava di Giugliano dovrebbe essere colmata mediante l'utilizzo di "frazione umida tritovagliata e stabilizzata CER 19.05.03" (compost fuori specifica), in poche parole RIFIUTI INQUINANTI!!!

Si sta per realizzare l'ennesimo INQUINAMENTO DI STATO, mascherandolo e presentandolo come una qualificata ricomposizione di una cava.

INACCETTABILE POICHÉ SI TRATTA DI UN PROGETTO CON UN NOTEVOLE IMPATTO AMBIENTALE DA UN COSO ELEVATISSIMO.

In alternativa, senza illuderci che la nostra sia l'unica o la migliore proposta alternativa vogliamo presentare la proposta del Comitato FARE Giugliano

COSA PROPONIAMO PER ABBASSARE LA TARES A GIUGLIANO E RISOLVERE UNA VOLTA PER TUTTE IL PROBLEMA DEI RIFIUTI:

- Sì ad un impianto di compostaggio anaerobico (al chiuso), per evitare cattivi odori e recuperare la maggior parte possibile di metano-CH4, e con gli utili (sì: gli utili), abbassare le tasse dei cittadini di Giugliano. In questa prima fase, si può utilizzare l'impianto di Masseria del Pozzo, sotto sequestro per camorra, requisendolo a costo zero. L'impianto (di Masseria del Pozzo) è già equipaggiato per il recupero del metano, si deve solo riaprire e riaccendere. Chiediamo, quindi, alla Magistratura di darlo al Comune di Giugliano in gestione.

- Sì ad un impianto di Trattamento Bio Meccanico (TMB), anche a Taverna del Re, se occorre. In questo modo si possono, finalmente, aprire quelle maledette (eco)balle e, in ragione della procedura di trattamento, far scendere il costo della raccolta dei rifiuti. Difatti, con un TMB non c'è bisogno di "27" bidoni diversi, con orari diversi, camion diversi, operai diversi e costi alle stelle (la TARES ne è il riflesso). Necessiteranno solo due contenitori: umido (da portare a Masseria del Pozzo, successivamente a San Tammaro, quando apriranno l'impianto) e di "tutto il resto", se ne occuperà l'impianto, ove si procederà alla separazione dei materiali: metalli, carta, vetro e plastica.

Quello che rimarrà dopo la separazione può tranquillamente andare all'incenerimento, sia ad Acerra, sia fuori Regione, perché sarà un vero CDR, e nell'Europa del Nord Europa, adesso, lo pagano pure.

Ringraziamo il sig. Caltagirone o quanti vogliono costruite un inceneritore o dare l'avvio ad una nuova discarica, ma diciamo BASTA QUESTA TERRA NON SI TOCCA.

A:

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica

Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute

STEFANO CALDORO, PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA

Matteo Renzi, Presidente del Consiglio

Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente

Con questa petizione vogliano impedire l'apertura di nuove discariche e la costruzione, immotivata, di un inceneritore a Giugliano in Campania.

Cordiali saluti,

Scritto da Francesco Mennillo   
PDF
Stampa
E-mail
 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna