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La discarica di Cappella Cantone
Lunedì 31 Marzo 2014 15:00

discarica-2-5

(foto)Discarica di Cappella Maggiore

Condivido l'analisi di Saviano che corrisponde ,tra l'altro, all'analisi

contenuta nel documento sottoscritto da quel gruppo di associazioni

che hanno respinto l'atteggiamento trionfalistico con il quale il governo

locale e nazionale hanno varato, o meglio annunciato, dei provvedimenti

risolutivi sulla "terra dei fuochi". Quel ridicolo 2% era ampiamente

prevedibile nel momento in cui si era anche detto che alcuni siti erano

destinati al no-food perchè irrecuperabili . Qualche "esperto" aveva

suggerito di destinare quelle aree al rimboschimento .

Da quello che risultava a noi-come estensione dei siti- si sarebbe

dovuta piantare una foresta amazzonica e invece le autorità hanno in

mente qualche aiuola ......Naturalmente noi non

tollereremo questa truffa .

La nostra gente ha bisogno di bonifiche vere ,

di verità e giustizia , perché i nostri giovani hanno diritto al futuro .

Paolo Fierro di Medicina democratica

MedDem

Comunicato stampa

Cremona, 28 marzo 2014

Oggetto: La discarica di Cappella Cantone: era già tutto previsto.

La NON discontinuità dell'attuale presidente della giunta lombarda,

il leghista Maroni. Aggiornamenti sulla moratoria delle discariche

di amianto:

approvata la nuova direttiva UE di Valutazione di Impatto Ambientale

La notizia che Formigoni è indagato per corruzione per la

vicenda della discarica di amianto di Cappella Cantone non ci lascia

certamente stupiti.

Noi siamo stati i fautori dell'avvio dell'indagine grazie al nostro

esposto alla Magistratura nel 2009, e abbiamo continuato

in tutti questi anni a denunciare sistematicamente gli intrecci

poco chiari tra malaffare e politica e a registrarli giorno per

giorno nel nostro dossier .

La nostra battaglia contro il malaffare e l'intreccio politica-n'drangheta

non si è conclusa affatto dopo che la discarica è stata messa

sotto sequestro a fine novembre 2011, con il conseguente

arresto dell'ex assessore regionale all'ambiente Nicoli Cristiani,

il coordinatore dell'ARPA Lombardia, Rotondaro, e del titolare

della discarica Locatelli. Abbiamo continuato a denunciare gli

aspetti poco chiari che dovevano ancora venire alla luce e

a porre insistentemente queste domande:

1) COME POTEVA Nicoli Cristiani, vice presidente del Consiglio

regionale, che non fa parte della giunta e quindi non titolato

a prendere alcuna decisione, a garantire con certezza che

alcuni atti autorizzativi sarebbero stati comunque approvati

negli uffici e ambiti competenti? Chi copriva e garantiva Nicoli Cristiani

in giunta? Quale era, o meglio, chi era il trait-d'union ?

2) COME MAI FORMIGONI e la sua giunta hanno approvato a

più riprese delibere tendenti a rendere possibile la realizzazione

della discarica, rimuovendo alcuni ostacoli legali, come quello

che prevedeva una distanza minima di 5 km tra una discarica e

l'altra o i vincoli del piano cave? Ricordiamo che la

normativa, in vigore precedentemente, avrebbe impedito che

partissero addirittura i primi atti autorizzativi.

3) PERCHE' MARCELLO RAIMONDI

( assessore regionale all'ambiente ) fu "contattato"

da Luigi Brambilla, consulente aziendale della ditta

Locatelli, affinché si attivasse al fine di accelerare

l'iter della discarica di Cappella Cantone pur non essendo

il suo assessorato direttamente competente per la materia?

L'interessamento di Raimondi, che emerge dai verbali

della Magistratura, avviene attraverso "interventi" su alcuni

dirigenti e funzionari del suo assessorato e tramite una

lettera inviata a Tadi, sindaco di Cappella Cantone e al

vice-sindaco dello stesso paese che è il vero uomo

forte e decisivo del consiglio comunale.

4) PERCHE' IL SINDACO TADI, secondo un'intercettazione,

dice a un dipendente della Locatelli in merito "all'operazione lettera"

: "... Fai il furbo e a me i furbi non piacciono ..." che significato

ha questa frase? Che ruolo gioca in questa vicenda il vice

sindaco Chiozzi? Peché Tadi non ha ancora revocato la

convenzione con Cavenord, che prevedeva, fra l'altro,

il versamento al Comune di Cappella Cantone di

alcuni milioni di euro quale compensazione per la

realizzazione della discarica?

5) PERCHÉ IL SIGNOR BRAMBILLA, consulente

aziendale della Locatelli, dichiara testualmente. "...

io faccio il mio su Rossoni ..." e aggiunge "... nell'operazione

che montiamo su Mantova è coinvolto anche lui, eh ..."

Rossoni deve dare spiegazioni sul perché viene citato

da questi personaggi, o vuole continuare nel suo silenzio

sospetto e ambiguo?

Da allora altri scandali si sono succeduti (tutti ampiamente

annunciati da noi come quello riguardante la

Compagnia delle Opere di Bergamo), e sono avvenuti episodi

inquietanti come la morte nel lago di Varese nel novembre 2013

dell'allora direttore generale dell'ambiente che veniva citato

nelle intercettazioni .

Adesso tocca a Formigoni, ma per noi non è ancora finita.

Noi continuiamo a ribadire che poteri forti trasversali ai

partiti politici e Compagnia hanno condizionato l'economia

lombarda, e non solo, in questi ultimi 30 anni.

Dobbiamo constatare che l'attuale giunta Maroni non ha fatto

tesoro di questo triste esempio di mala-amministrazione e non ha

ancora mostrato segni di discontinuità per quanto riguardo i

procedimenti autorizzativi per le discariche di amianto, e non solo.

I dirigenti regionali che a vario titolo sono stati coinvolti nella

vicenda di Cappella Cantone ricoprono le stesse funzioni,

l'ARPA rimane ancora un organismo i cui vertici sono nominati

dalla giunta e non c'è stato nessun cambiamento nella direzione

dell'ARPA di Cremona.

Vi ricordate la storia di Sergio Padovani? E' lui il funzionario

ARPA che nel 2011 ha seguito i rilievi della falda

nell'ex cava Retorto. Un funzionario ARPA che nello stesso

tempo sedeva nei banchi del consiglio comunale di Cremona

in quota PdL e che fino a metà del 2011 era anche

presidente della commissione ambiente sempre del comune

di Cremona. Dopo che il dirigente dell'ARPA di Cremona,

Beati, aveva dichiarato che nulla ostava per quanto

riguarda l'altezza della falda alla realizzazione della

discarica, il nostro Padovani è diventato dirigente e

ha continuato a fare il consigliere comunale fino al luglio 2013!

Il 2 aprile prossimo lo troveremo come relatore a Milano

ad un convegno sulla presentazione delle linee guida

per la progettazione e gestione sostenibile delle discariche,

titolo dell'intervento:

"Contributo e ruolo di ARPA Lombardia". Questo convegno

sarà coordinato oltre che dall'assessore Terzi (Lega)

anche dal dirigente che ha autorizzato la

discarica di Cappella Cantone e si discuterà con i

professionisti che operano nella progettazione di

discariche (sic!) di linee guida che introdurranno il

principio secondo il quale le discariche devono essere progettate,

realizzate e gestite nel rispetto di criteri di sostenibilità ambientale

(sic!). E guarda caso

a questo convegno vengono invitate a relazionare solo le

amministrazioni provinciali interessate da procedimenti di

autorizzazione di discariche di amianto (Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia).

Sembra quasi una provocazione a noi e a tutti i comitati

che si battono contro le discariche di amianto!

La corruzione per ottenere l'autorizzazione per la discarica

di Cappella Cantone non è stato un episodio isolato.

Troppe sono le analogie con i procedimenti autorizzativi

delle altre discariche di amianto approvate e in corso

di approvazione in Lombardia.

E' per questo che è necessario ora e subito una moratoria

per le discariche di amianto, non solo per tutelare la nostra

salute ed il nostro territorio , ma anche per scongiurare il pericolo

di infiltrazioni mafiose e n'dranghetiste nella gestione

dello smaltimento del rifiuto amianto.

Dall'Europa arriva un ulteriore strumento. Il 12 marzo scorso

il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva di

Valutazione di Impatto Ambientale che introduce, tra le tante

novità, nuove norme sul conflitto di interessi e sanzioni nel caso

di violazioni di norme.

Il problema in Lombardia , e in Italia, è che tutte queste

belle regole vengono sistematicamente viziate nella forma e/o

nella sostanza, come è successo a Cappella Cantone.

Quindi spetta a noi cittadini in prima persona continuare

a lottare e vigilare.

La nostra petizione popolare di moratoria delle discariche

di amianto in Lombardia è ancora al vaglio della sesta

commissione ambiente del consiglio regionale e ha avuto

l'adesione di centinaia di cittadini e dei comitati che si

battono contro le discariche di amianto. Noi continueremo

a lottare ed abbiamo già in programma per metà

maggio prossimo un'iniziativa su amianto, rifiuti e infiltrazioni mafiose.

Cittadini contro l'amianto

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Scritto da nodiscaricadiamianto@yahoo.it   
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