Lunedì 15 Settembre 2014 16:02 |
IL LINK CON LE FOTO DELLA VISITA A REFRONTOLO https://www.flickr.com/photos/22523260@N04/sets/72157647213905278/ Siamo stati ospiti dei sindaci di Refrontolo e Pieve di Soligo Loredana Collodel e Stefano Soldan, abbiamo inviato loro appena venuti a conoscenza dell'alluvione e delle vittime accertate, la solidarietà dell'associazione. Siamo legatissimi alla Regione Veneto, i nostri figli vivono e lavorano a poca distanza dal luogo della tragedia. Abbiamo visitato la zona dove in pochi minuti sono morte quattro persone e provocato diversi feriti, una festa che in brevissimo tempo è stata spazzata via dall' esondazione di un piccolo torrente, l'acqua ha inondato e portato via con una furia inusitata gli argini tracimando e allagando un vasto territorio. A pochi metri il Molinetto della Croda, un vecchio mulino che ricorda le fiabe raccontate dai nostri nonni. Potevano esserci molte più vittime, un giovane si è salvato salendo su un albero, soccorso quando era ormai al limite delle forze. Ci sono stati atti di eroismo, Massimo Lorenzon, un giovane diversamente abile che abita a pochi metri dal torrente, ha dato tutto se stesso per aiutare le tantissime persone in difficoltà, lo stesso per un vigile del fuoco, anche lui residente a pochi metri, a rischio della vita ha tratto in salvo tantissime persone. E' stata a detta del sindaco di Refrontolo una gara di solidarietà fino a quando non è arrivata la Protezione civile. I sindaci invieranno al Presidente della Repubblica la richiesta di onorificenze, in particolare per Massimo Lorenzon. Abbiamo conosciuto Lorenzon, stavamo per andare via quando ci ha chiamati da una finestra a meno di cento metri dal luogo del disastro, ci invitava a prendere un caffè. Gli siamo andati incontro, felicissimo ci ha abbracciato e condotti in casa. Massimo è un artista, dipinge, abbiamo fotografato i suoi quadri,ne ha regalato uno a Stefano Soldan, l'impegno è di tenere una mostra nel Comune di Pieve. Refrontolo è un paesino bellissimo, in collina, si vede il Montegrappa e giù il Piave, il fiume sacro alla Patria, c'è una villa storica, durante la Prima Guerra Mondiale fu sede del comando Austro-ungarico, conserva i reperti della guerra, è luogo di importantin incontri culturali come il premio Campiello. Nella piazza di refrontolo ha colpito la scritta " Trattoria al Forno" siamo entrati e rimasti stupiti,ci ha accolti con il sorriso il titolare, Sig.Mario Piol, si vede che è abituato ai complimenti e non può essere diversamente. Davanti al comune oltre al cippo ai Caduti, una struttura in ferro battuto che ricorda l'ottimo vino prodotto nella zona, il Prosecco e il Marzemino molto apprezzato da Mozart. Il sole è tramontato dietro le montagne che hanno fatto la storia, che hanno visto morire milioni di italiani,sulla linea del Piave, se fosse stata superata l' Italia sarebbe stata annessa all' Austria, fummo salvati dai ripetuti atti di eroismo dei nostri soldati, a Nervesa della Battagia, al tramonto, il Piave divenne color del sangue. Siamo un grande popolo che non dimenticherà mai la solidarietà. Il nostro pensiero và a tutte le persone scomparse tragicamente. |
Scritto da Mario Arpaia |