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Non tutti i bastardi sono di Vienna
Lunedì 22 Settembre 2014 16:22

ASala

LE FOTO DEL CONVEGNO

https://www.flickr.com/photos/127007379@N04/sets/72157647939277105/

Sabato siamo stati a Refrontolo-Treviso ospiti dell' On. Simonetta Ruminato e del sindaco Loredana Collodel, un incontro programmato e reso importante a seguito dell'evento luttuoso dell'alluvione del Molinetto della Croda, siamo nella terra di uno dei più grandi poeti del novecento, Andrea Zanzotto. Si è parlato e discusso di paesaggio, ambiente,autogoverno,protezione civile,territorio,dissestoidrogeologico,agricoltura,cambiamento climatico.Nella cornice di Villa Spada,sede del Comando Austro-ungarico durante la prima Guerra Mondiale. Due targhe davanti al cancello d'ingresso: comando supremo delle truppe germaniche con a capo il generale di Corpo d'Armata barone Von Stein. L'altra targa ricorda: Villa Spada è la protagonista del romanzo "Non tutti i bastardi sono di Vienna"di Andrea Molesini due premi "Supercampiello" e "Comisso", 2011

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Siamo nel centenario della Prima Guerra Mondiale, siamo a Conegliano da mio figlio, siamo a due passi dal Montello, dal Monte Grappa, dal Tagliamento, siamo dove il Piave mormorò "non passa lo straniero" abbiamo tra le mani "Il diario dell'invasione"scritto da Maria Spada, trascriviamo alcune righe: sabato 15 giugno 1918, alle 3 di notte mi sono svegliata di soprassalto. Tutto tremava per il bombardamento terribile.

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L'offensiva austro-ungarica cominciava su tutto il fronte. Dissi alle donne, Regina e Maria,che mi dormono sempre vicine,di rimanere a letto incoraggiandole alla calma,iniziano le loro offensive sul Piave. Riescono a passare il fiume. Comincia lo stuolo dei prigionieri italiani ricevuti dalla popolazione con improperi. Parte l'ospedaletto da campo per Pieve di Soligo.Ore 9 si ricomincia con il bombardamento.Mercoledì 19 giugno 1918, parlai con un ferito grave italiano,ricoverato al Policarpo. E' un giovane di Bari.Lo accolsero e lo trasportarono di qua, essendo stata fatta prigioniera la Croce Rossa del suo reggimento. Martedì 29 ottobre 1918, Refrontolo è tra due fuochi.Pioggia di granate italiane; i cannoni austriaci dal tempietto rispondono. Gli austriaci si ritirano onoratamente, gli italiani hanno passato il Piave e che fra poche ore saranno a Refrontolo. Mercoledì 30 ottobre 1918, stamane sono passati gli arditi. Dopo 94 ore di granate continue, ore 2 pomeridiane entrano in Villa Antonietta i bersaglieri con il generale Clerici comandante della 5° brigata. Espongo alla finestra il tricolore italiano!

Il nostro pensiero va al nonno Rocco Guidone Cavaliere di Vittorio Veneto che, combattè sul Monte Sei Busi e sull' Isonzo e al generale Cadorna che in solo giorno perse centosessantamila uomini.

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Campiello al romanzo ambientato a Refrontolo

Andrea Molesini con il romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna ha vinto la 49esima edizione del Premio Campiello 2010. Lo scrittore veneziano, che insegna Letteratura italiana contemporanea all''Università di Padova, ha avuto 102 voti sui 300 della giuria dei lettori.

Molesini, autore di numerose pubblicazioni destinate all'infanzia e che nel 1999 ha vinto il Premio Andersen alla carriera, con Non tutti i bastardi sono di Vienna, edito da Sellerio, è al suo primo romanzo. Il racconto è ambientato a Refrontolo (terra natia della prozia Maria Spada), durante la Prima guerra mondiale e narra la presa di coscienza di un ragazzo, Paolo, che si colora di orgoglio, patriottismo, odio, amore. Le vicende si svolgono in una casa a pochi chilometri dal Piave nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: il periodo della disfatta di Caporetto e dell'avanzata austriaca.

Erano 25 anni che un veneziano non vinceva il Campiello. Prima di Molesini era toccato a Alberto Ongaro nel 1986 con La partita. La cerimonia di consegna della 49esima edizione del Campiello premio istituito da Confindustria Veneto si è svolta al Teatro La Fenice.

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Scritto da Andrea Molesini   
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