Cari amici, mi chiamo Fiore Longo, sono italiana, e lavoro come campaigner per Survival. Sono rientrata da poco dalla mia prima, lunga missione sul campo in India, dove ho visitato molte delle celebri riserve della Tigre. Pur sapendo che sarebbe stato un viaggio duro – andavo a toccare con mano le violazioni dei diritti umani che i popoli indigeni ci denunciavano da mesi – la realtà che ho trovato mi ha sconvolta.
Nel giro di pochi giorni ho capito perché in alcuni luoghi le interviste si fanno sempre dentro casa, e sempre di notte. Ho capito perché la gente continua a guardarsi attorno anche mentre poni domande innocue sulla vita quotidiana nei villaggi, e perché certe cose non si devono chiedere: se sei un indigeno e vivi nella riserva di Kaziranga, ci sono parole che possono costarti la vita. Ho capito sgomenta anche perché in alcuni villaggi non si vedono i giovani… “Li accusano di bracconaggio e li portano via” mi ha spiegato con dolore una donna Mising. “E molti se ne vanno, per paura.” I popoli indigeni sono i migliori custodi della natura. Ciò nonostante, nel nome della conservazione sono sfrattati illegalmente dalle terre ancestrali; sono sottoposti a torture, esecuzioni extragiudiziali, abusi e detenzioni illegali. Vivono nel terrore di essere torturati o uccisi anche semplicemente perché raccolgono legna e funghi, o portano a pascolare il bestiame. E mentre i loro stili di vita, rispettosi dell'ambiente, subiscono limitazioni, paradossalmente all'interno delle stesse aree vengono consentite attività turistiche e minerarie di enorme impatto ambientale. Ho raccolto ovunque testimonianze e richieste di aiuto. Oltre alle violazioni dei diritti umani subite, per i popoli indigeni perdere la terra significa perdere tutta la loro vita: i mezzi di sostentamento, l’indipendenza, l’identità e la speranza stessa di un futuro. Sto lavorando senza sosta, con entusiasmo e tenacia, per rispettare le promesse fatte: raccontare i fatti, denunciare le persecuzioni quotidiane e lottare per un modello di conservazione diverso, rispettoso dei diritti dei popoli indigeni. Ma la strada è lunga, e ho bisogno del vostro aiuto. Qui di seguito trovi solo alcuni dei numerosi articoli che ho scritto sulla mia esperienza. Leggili e se, come spero, ti convincerai che questa campagna merita di essere sostenuta non solo per i popoli indigeni, ma anche per la natura e per tutta l’umanità, per favore aiutaci, facendo passaparola e, se puoi, anche con una donazione. Ogni euro è prezioso: ne abbiamo bisogno per cambiare le cose, e ti garantisco che ne faremo l’uso migliore. Una notte, parlando intorno al fuoco, sotto il cielo più stellato che avessi mai visto, un uomo Baiga di un villaggio minacciato di sfratto, mi ha detto: “Vorrei chiedere alle persone di aiutarci. Se loro ci aiutano, forse un giorno potremo aiutarli noi”… Grazie infinite. Fiore Longo
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