Il Coordinamento Nazionale Amianto, in occasione della seduta del 5.02.2019 della Corte di Cassazione sulle patologie e le morti da amianto presso l’ILVA di Taranto (riguardante 31 lavoratori) viene organizzato un presidio davanti alla sede (v. volantino).
La sentenza di primo grado (2014) ha riconosciuto la colpevolezza di 27 dirigenti dell’acciaieria mentre in appello (anche grazie alla prescrizione) è stata riconosciuta la responsabilità solo per 3 dirigenti, in sostanza una assoluzione.
Non è il primo caso, come più volte denunciato anche su questo sito, di ingiustizia che “si consuma quotidianamente nelle aule dei Tribunali … cancellando precise responsabilità di chi avrebbe dovuto tutelare la vita dei dipendenti e non l’ha fatto” (si ricordano le sentenze assolutorie come Marina Militare – Padova; Olivetti di Ivrea; Pirelli – Milano; Fibronit ecc.
Uniti contro l’amianto per affermare il diritto alla salute e sostenere che l’amianto è un cancerogeno certo, che non esiste un valore limite che è innocuo per la salute.