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“La siepe e l’infinito”: l’undicesima edizione di Colloquia
Mercoledì 27 Marzo 2019 08:29

“La siepe e l’infinito”: l’undicesima edizione di Colloquia

Comunicati stampa

Venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 marzo 2019, si terrà l’undicesima edizione di Colloquia, il festival delle idee organizzato annualmente dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, che riunisce nel capoluogo dauno i più apprezzati protagonisti del panorama culturale e scientifico nazionale.

La siepe e l’infinito è il tema dell’undicesima edizione su cui saranno chiamati a confrontarsi Davide Rondoni, Ezio Mauro, Donatella Di Cesare, Giovanni Maria Flick, Paolo Gorla e padre Ernesto della Corte, moderati dal giornalista di RadioRai Giorgio Zanchini, nell’auditorium della Camera di Commercio, in via Protano a Foggia.

 

“L’edizione 2019 di Colloquia cade nell’anno in cui la Fondazione celebra 25 anni di attività sul territorio – spiega il presidente della Fondazione, Aldo Ligustro -, e per festeggiare questa ricorrenza, a suo modo storica, abbiamo pensato a un’edizione speciale del festival, nella scelta del tema quanto nei contenuti. Con “La siepe e l’infinito” ci siamo lasciati ispirare dalla più famosa lirica di Giacomo Leopardi, a due secoli dalla sua composizione: quindi chiederemo ai nostri illustri ospiti di confrontarsi sul senso della barriera, sui limiti e sulle opportunità rappresentate dagli ostacoli, in contrapposizione ai concetti di intimità ed eternità e a quel senso di vuoto e smarrimento sempre più spesso chiamati in causa nel dibattito pubblico quotidiano”.

“Il parterre degli ospiti – illustra il presidente – sarà come sempre di altissimo livello e rappresenterà le più diverse competenze e sensibilità, da quella umanista a quella scientifica e religiosa: il poeta Davide Rondoni, il “direttore” Ezio Mauro, la filosofa Donatella Di Cesare, il presidente emerito della Corte costituzionale ed ex Ministro, Giovanni Maria Flick, il fisico responsabile del gruppo italiano di ricerca sulla materia oscura, Paolo Gorla, ed il biblista, con un brillante passato da scienziato, padre Ernesto della Corte, moderati dalla voce radiofonica per eccellenza, il giornalista Giorgio Zanchini”.

“Inoltre quest’anno il festival si arricchisce, o per meglio dire recupera, una tradizione del passato, l’apertura teatrale del venerdì sera: per fissare nella memoria questo momento, con la collaborazione del Comune di Foggia e del Teatro Pubblico Pugliese, abbiamo chiesto ad un grande e amatissimo cantautore, Roberto Vecchioni, di aprire l’undicesima edizione di Colloquia nel nostro splendido teatro cittadino. Una scelta che non è casuale: il professor Vecchioni, infatti, ha da poco dato alle stampe un nuovo album intitolato proprio “L’Infinito”, un lavoro ricco di suggestioni letterarie e filosofiche, particolarmente attinenti al tema di quest’edizione, che sta portando in “tour” per tutto il paese. Il clima di festeggiamento, tuttavia, non ci ha fatto dimenticare, neanche in questa occasione, i nostri concittadini meno fortunati. Per questo motivo – conclude il presidente della Fondazione -, l’incasso della serata sarà totalmente devoluto in beneficenza in favore del dormitorio per i senza fissa dimora, istituito presso la parrocchia di Sant’Alfonso dè Liguori”.

Programma

Sabato 30 marzo 2019 – Auditorium Camera di Commercio
ore 17 – Apertura festival, saluti del Presidente Aldo Ligustro
ore 17:15 – Davide Rondoni
ore 18 – Paolo Gorla
ore 19 – padre Ernesto della Corte

Domenica 31 marzo 2019 – Auditorium Camera di Commercio
ore 10 – Donatella Di Cesare
ore 11 – Ezio Mauro
ore 12 – Giovanni Maria Flick

Gli ospiti dell’undicesima edizione

Davide Rondoni
Poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia: Il bar del tempo (Guanda 1999), Avrebbe amato chiunque (Guanda 2003), Compianto, vita (Marietti 2004), Apocalisse amore (Mondadori 2008), Le parole accese (Rizzoli 2008), 3. Tommaso, Paolo, Michelangelo (Marietti 2009), Rimbambimenti (Raffaelli 2010), Si tira avanti solo con lo schianto (WhiteFly 2013), Cinque donne e un’onda (Ianieri 2015), La natura del bastardo (Mondadori 2016, Premio Frascati e Premio Napoli 2018), con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi di poesia. È tradotto in vari paesi del mondo in volume e rivista. Collabora a programmi di poesia in radio e tv (Rai, tv2000, San Marino RTV) e come editorialista per alcuni quotidiani. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». Suoi recenti volumi di saggi sono: Il fuoco della poesia (Rizzoli 2008), Nell’arte vivendo (Marietti 2012), L’amore non è giusto (Carta Canta 2013), I termini dell’amore (con Federica D’Amato, Carta Canta 2016), Contro la letteratura (Bompiani 2016), L’allodola e il fuoco (La Nave di Teseo 2017), Salvare la poesia della vita (Edizioni Messaggero Padova 2018), E come il vento (Fazi 2019). Dirige la collana “I Passatori – Contrabbando di poesia” per Carta Canta. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy e altri). Ha partecipato a festival internazionali di poesia in molti paesi. Di narrativa ha pubblicato: I bambini nascono come le poesie (Fabbri 2006), Hermann (Rizzoli 2010), Gesù (Piemme 2013), Se tu fossi qui (San Paolo 2015, Premio Andersen ragazzi over 15), E se brucia anche il cielo (Frassinelli 2015), Il bacio di Siviglia (nella collana “Vite esagerate” da lui ideata e diretta, San Paolo 2016) e Best della grande palude (San Paolo 2018). Ha curato numerose antologie poetiche, tiene corsi di poesia e master di traduzione e collaborato alla sceneggiatura del film Il vegetale del regista Gennaro Nunziante.

Paolo Gorla
E’ ricercatore presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Milano-Bicocca. I suoi interessi principali sono lo studio del neutrino di Majorana e la ricerca della Materia Oscura. Partecipa dal 2002 alla progettazione e costruzione dell’esperimento CUORE per lo studio del neutrino di Majorana. Dal 2013 si occupa anche di ricerca di materia oscura nell’esperimento CRESST, di cui è responsabile italiano.

Padre Ernesto della Corte
Ha studiato Fisica e da giovane è stato ateo per scelta e attivista politico. Durante una grave malattia (un tumore maligno) il Risorto lo incontra, gli dona la Fede e lo chiama alla Consacrazione Sacerdotale. Studia Teologia, poi Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico fino alla licenza e successivamente consegue il dottorato in Teologia Biblica. È consacrato presbitero nel 1986. È professore di Sacra Scrittura ed è stato più volte parroco. È biblista, formatore e predicatore. Si occupa di formazione permanente al clero e a religiosi/e e ai laici. Insegna alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, in diversi Istituti di Teologia. Appartiene alla Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno. È assistente unitario di ACI della propria Diocesi e cura la formazione unitaria dell’ACI di Capua. Tiene corsi di esercizi spirituali e aggiornamenti biblici da oltre 30 anni, in Italia e all’estero. I suoi scritti scientifici e di alta divulgazione sono numerosi. Commenta i Vangeli della domenica su Voce di Padre Pio e ogni settimana cura la rubrica “Conversazioni bibliche”, su TelePadrePio, per la lectio sul Vangelo domenicale.

Donatella Di Cesare
Donatella Di Cesare è professore ordinario di Filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma. È tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico sia accademico sia mediatico. Collabora con «L’Espresso», con le pagine culturali del «Corriere della Sera», con «Il Manifesto», e con molti altri quotidiani e riviste italiani e internazionali. Gli interrogativi etici e politici sulla violenza nell’età della globalizzazione l’hanno spinta a studiare il fenomeno della tortura e quello del terrore, volto oscuro della guerra civile globale (Tortura, Bollati Boringhieri, Torino 2016; Terrore e modernità, Einaudi 2017). Lo scontro epocale fra lo Stato e i migranti è la questione del libro più recente Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione, Bollati Boringhieri, 2017 (Premio Pozzale per la saggistica 2018; Premio Sila per economia e società 2018). Gli ultimi suoi libri sono: Marrani. L’altro dell’altro (Einaudi 2018) e Sulla vocazione politica della filosofia (Bollati Boringhieri, 2018 – finalista al Premio Benedetto Croce).

Giovanni Maria Flick
Nasce a Ciriè (Torino) nel 1940. Sposato, con tre figlie e sei nipoti, vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza a 23 anni viene chiamato a dirigere la Città dei ragazzi di Roma. A 24 anni vince il concorso in magistratura qualificandosi primo a livello nazionale. Nel 1976 lascia la magistratura per intraprendere la carriera di avvocato penalista che interrompe nel 1996 con la nomina a Ministro della Giustizia nel governo Prodi I. Nel febbraio del 2000 viene nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Cinque anni dopo assume la carica di vicepresidente e nel 2008 diventa presidente. Attualmente è professore emerito di Diritto penale all’Università Luiss di Roma, dove ha insegnato fino alla nomina a giudice costituzionale. È inoltre presidente onorario della Fondazione Museo della Shoah di Roma. È stato consigliere e poi presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, durante il concordato preventivo che ha consentito il salvataggio e la vendita del polo sanitario e della ricerca milanese. È stato delegato del Commissario straordinario del governo per l’Expo 2015 di Milano.

Ezio Mauro
Giornalista, è stato direttore del quotidiano La Stampa dal 1992 al 1996 e direttore del quotidiano la Repubblica dal 1996 al 14 gennaio 2016. Entra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la Gazzetta del Popolo di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo. Proprio a causa dei suoi articoli sul terrorismo viene pedinato a lungo dal brigatista rosso Patrizio Peci. Nel 1981 passa a La Stampa di cui è inviato speciale e responsabile della politica interna. Dal 1988 lavora per la Repubblica come corrispondente da Mosca. Per tre anni racconta la grande trasformazione della perestrojka, viaggiando nelle repubbliche dell’Unione Sovietica. Il 26 giugno del 1990 torna a La Stampa assumendo l’incarico prima di condirettore, poi di direttore (dal 5 settembre 1992). Il 6 maggio 1996 sostituisce il fondatore Eugenio Scalfari alla guida de la Repubblica dove resterà fino al 14 gennaio 2016, quando verrà a sua volta sostituito da Mario Calabresi.

Giorgio Zanchini
Giornalista Rai, attualmente conduce Radio anch’io su Radio1, trasmissione che aveva già condotto dal 2007 al 2009. In precedenza è stato conduttore del programma Tutta la città ne parla su Radio3. Laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, si è poi specializzato in Giornalismo, Comunicazione e Mass Media alla LUISS. Insieme a Lella Mazzoli dirige il Festival del Giornalismo Culturale di Urbino. Tiene lezioni e seminari all’Università Carlo Bo di Urbino. Ha vinto il Premio Saint Vincent (2007) e il Premio Braille (2008). Tra le sue pubblicazioni: Utopie. Percorsi per immaginare il futuro (Codice Edizioni, 2012), che ha curato insieme a Lella Mazzoli, e Il giornalismo culturale (Carocci, 2013).

Come sempre, l’ingresso in auditorium sarà libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti.

 

Per info: www.fondazionemontiunitifoggia.it, www.festivaldelleidee.it

Scritto da Fondazione Banca del Monte   
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