Sabato 27 Aprile 2019 16:23 |
AL SIG. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ALLA PRESIDENTE DEL SENATO
AL PRESIDENTE DELLA CAMERA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
AL SINDACO DI TRIESTE
AL CONI
IL CICLISMO E' LA MIA GRANDE PASSIONBE, LO PRATICO DA SEMPRE, MI HA DATO TANTISSIMO, EMOZIONI A NON FINIRE, LA SODDISFAZIONE DI SCALARE LE MONTAGNE MITICHE DEL GIRO D'ITALIA. LUOGHI DA FAVOLA, VALLI STUPENDE E LAGHI IN ALTURA. IL CICLISMO E' CUORE E FATICA, AMORE PER LE MONTAGNE, LA NATURA E' UNA ESPLOSIONE DI COLORI E DI LUCI INDIMENTICABILI. LE GRANDI DISCESE DI OLTRE 20 KM E' COME VOLARE E POI DOLCEMENTE PLANARE.
"Siamo tornati alle epurazioni, questo è razzismo". Gli organizzatori ribattono: "lo facciamo solo per evitare lo sfruttamento di quegli sportivi", siamo alla follia, lo SPORT è cittadino del Mondo! E' ridicolo e nello stesso tempo disumano negare la partecipazione di atleti di colore. Deve intervenire il Coni, il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, solo chi pratica costantemente lo sport può capire il dolore che viene dato agli Africani. Ricordate le Olimpiadi di Roma Roma, la grandissima emozione per l'etioope Abebe Bikila. Pensate se fosse ancora vivo il il friulano Pier Paolo Pasolini, cosa avrebbe scritto? Quello che correva senza scarpeIl nome è Bikila ed il cognome è Abebe, ma la regola etiope per la quale viene nominato prima il cognome e poi il nome, fa registrare questo personaggio in tutto il mondo come "Abebe Bikila". Nasce il 7 agosto 1932 a Jato, villaggio distante nove chilometri da Mendida, in Etiopia; nello stesso giorno in cui viene alla luce, a Los Angeles si sta correndo la maratona olimpica. Figlio di un pastore, prima di diventare un eroe nazionale per le sue imprese sportive, la sua professione era quella di agente di polizia, nonché guardia del corpo personale dell'imperatore Haile Selassie; professione che decide di intraprendere ad Addis Abeba, capitale dell'Etiopia, per guadagnare un po' di soldi e sostenere la famiglia. Mario Arpaia Rimane una leggenda in ambito sportivo da quando ai Giochi Olimpici di Roma del 1960 vinse correndo scalzo la gara della maratona. E' il 10 settembre: Abebe si ritrova a far parte della nazionale olimpica etiope in sostituzione di Wami Biratu, infortunatosi poco prima della partenza durante una partita di calcio. Le scarpe fornite dallo sponsor tecnico non risultano comode, così due ore prima della gara decide di correre scalzo. La decisione degli organizzatori di non ingaggiare runner africani alla mezza maratona Trieste Running Festival, ha fatto esplodere le polemiche. La spiegazione: "Un freno allo sfruttamento degli atleti". Ma c'è chi parla di discriminazione. di MARCO PATUCCHILA congiuntura astrale ha allineato una vicenda del running italiano, un anniversario storico e un evento internazionale. Ne è uscita fuori la fotografia di cosa sta diventando il nostro Paese, tra discriminazioni più o meno consapevoli, sacrosante ragioni, strumentalizzazioni politiche e superficialità dell'opinione pubblica nell'era dei social. |
Scritto da Quotidiano La Repubblica |