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SPECIALE ELEZIONI
Domenica 09 Giugno 2019 15:35

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SPECIALE ELEZIONI

In questa analisi dei risultati delle Elezioni Europee 2019 dell'Istituto Cattaneo, confrontati sia con le Europee del 2014, sia con le Elezioni politiche del 4 marzo 2018, emerge una Lega ormai partito nazionale 'pigliatutti', non solo primo partito per consensi in Italia, ma anche forza politica con la distribuzione dei voti più omogenea su tutto il territorio nazionale, mentre il M5S, principale sconfitto di questa tornata elettorale, si conferma sempre più a trazione meridionale. Il Partito democratico, che ha visto dimezzare i suoi consensi rispetto alle Europee del 2014, incrementa in termini percentuali (ma non in valori assoluti) il suo consenso rispetto alle Politiche di un anno fa, sorpassando il M5S, rimane in cerca di identità e con un margine di espansione potenziale in prevalenza nelle regioni del Sud. In ogni caso resta confermata l'estrema volatilità dell'elettorato italiano. Leggi tutto a questo link: http://www.cattaneo.org/wp-content/uploads/2019/05/Analisi-Istituto-Cattaneo-Elezioni-europee-2019-Chi-ha-vinto-chi-ha-perso-Colloca-e-Valbruzzi-1.pdf.

Condivido anche l'analisi di Barbara Flammeri in questo articolo sul Sole 24 Ore dal titolo "Sull'Autonomia di Veneto e Lombardia frenata dalla vittoria leghista nel Centro-Sud": https://bit.ly/2Ifi8lK. A decretare il successo di Matteo Salvini sono stati anche i nuovi voti arrivati dal Sud, dove il Carroccio è ormai primo o secondo partito in tutto il Mezzogiorno. Sul tema dell’Autonomia quindi il cerino è passato nelle mani di Salvini, a cui non basterà più l'alibi della resistenza del M5S per giustificare lo stallo. Saprà il Capitano consolidare il successo nazionale mettendo d’accordo i suoi elettori del Nord e del Sud? O, visto che per lui vale molto di più l'obiettivo della flat tax, Salvini conta di riuscire a rinviare l'attuazione delle richieste autonomiste di Veneto e Lombardia sfruttando i tempi e le resistenze del confronto in Parlamento, magari aprendo alla possibilità dei parlamentari di emendare le bozze delle intese?

Una riflessione che ho svolto anch'io durante la trasmissione Focus di Rete Veneta di lunedì 27 maggio scorso, commentando i risultati del voto, in particolare in Veneto, e le contraddizioni dell’attuale fase politica:

Ecco anche le mie considerazioni sul risultato in Veneto del Partito Democratico, la cui dirigenza non è stata purtroppo fedele all’originaria ispirazione federalista ed autonomista:

"LA GEOGRAFIA DEL MALCONTENTO

E LA VENDETTA DEI LUOGHI CHE NON CONTANO"

Questo il titolo dell'interessante analisi sulla relazione fra declino economico e sociale e comportamenti elettorali del Prof. Andrés Rodriguez-Pose, docente alla London School of Economics, ospite di recente sia al Forum dello Sviluppo sostenibile di Roma, sia al Festival dell'Economia di Trento. L'abbandono dei luoghi - è la sua tesi - pesa sulle urne anche delle recenti elezioni europee, ma occorre una lettura attenta e non stereotipata per leggere bene i risultati elettorali. Non solo quelli italiani ma i tanti appuntamenti elettorali che si sono succeduti in Europa e oltreoceano dopo il 2008. “Il risentimento e il voto per i partiti percepiti come anti-sistema non si concentra nelle aree a minore reddito, e neppure sempre nelle aree rurali; la contrapposizione semplificatrice città-campagna non aiuta. A determinare rabbia e voto anti-sistema è piuttosto un declino di lungo termine, economico, sociale e identitario”, afferma Rodriguez-Pose, che fonda queste considerazioni su un’analisi di oltre 60mila distretti di tutta Europa.

Per molti anni le politiche di sviluppo hanno concentrato i loro sforzi economici e di visione sui grandi centri urbani, immaginando che le possibilità di crescita e sviluppo e quindi di benessere per le persone potessero pienamente avverarsi solo nei grandi agglomerati urbani densamente popolati e fertili per i mercati. E tutte le altre aree? In alcuni casi, ricorda Rodiguez-Pose, hanno ricevuto fondi compensativi o sono state oggetto di politiche di assunzione massiccia nella pubblica amministrazione, ma di fatto sono stati considerati “luoghi senza futuro”, subendo un abbandono che negli anni è diventato motore di rabbia e risentimento da parte dei cittadini e delle cittadine.

Questa diagnosi secondo Rodriguez-Pose necessita di un radicale cambiamento delle politiche di sviluppo: non si tratta più di realizzare interventi compensativi o peggio assistenziali che mortificano territori. Servono piuttosto interventi strategici rivolti ai luoghi, ossia disegnati a misura delle persone che vivono nei territori, perché anche la città più piccola ha opportunità da sviluppare. Per questo serve una politica diversa, attenta al territorio, sensibile alle diverse condizioni dei gruppi di regioni, che miri a sfruttare il potenziale locale e a valorizzare le opportunità dei singoli territori (imprenditorialità, competenze, assorbimento dell’innovazione).

In fondo non è la stessa domanda espressa dalla maggioranza assoluta dei cittadini veneti attraverso il voto positivo nel referendum sull'autonomia della nostra regione?

A questo link la presentazione della relazione del prof. Andrés Rodriguez-Pose:

https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/wp-content/uploads/2019/05/Rodriguez-Pose_28-Maggio-2019.pdf

LA CONVERSIONE

QUANDO PER ZAIA L'AUTONOMIA ERA SOLO UN'ASPIRINA

Lunedì 3 giugno scorso, all'inaugurazione della superstrada Pedemontana veneta, Zaia ha dichiarato: "Importante che Autonomia esca da Consiglio dei Ministri”, avendo Salvini assicurato che sarà entro l’estate. Mentre attendiamo che dalle promesse si passi ai fatti, è utile fare un po’ di memoria. Ai tanti che pensano che l’unico paladino dell'autonomia del Veneto sia il Presidente della nostra Regione (e sono molti, non solo militanti leghisti purtroppo, ma anche dirigenti e iscritti del Pd) ricordo che Zaia si è convertito con un certo ritardo sull'autonomia differenziata, sulla via di Damasco, visto che nel dicembre 2013, quando con un mio emendamento ottenni l’approvazione di una norma per accelerare la possibilità per il Veneto di attivare l’autonomia differenziata (si tratta dell'art. 1, comma 571, Legge n. 147/2013), fu proprio Zaia a dichiarare all'Ansa: "non possiamo curare un malato grave con l’aspirina. Nel mio Veneto con i forconi e il referendum per l’indipendenza, non possiamo pensare che la soluzione sia applicare l’articolo 116 della Costituzione”. A questo link puoi approfondire: https://www.simonettarubinato.it/index.php?area=6&menu=114&page=327&lingua=4&idnotizia=5273

2 GIUGNO: FESTA DELLA REPUBBLICA

"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" (art. 2 Costituzione). Tutti i diritti hanno però un costo, che non è sostenibile senza le imposte versate dai cittadini che adempiono ai propri doveri. Il senso profondo della fedeltà alla Repubblica (art. 54 Cost.) sta in questo: essere consapevoli che senza l'adempimento dei doveri la pretesa dei diritti è a lungo insostenibile e che le risorse fiscali vanno amministrate dallo Stato e dagli enti pubblici senza alcuno spreco, inefficienza o malversazione. Buona festa allora ai cittadini azionisti della Repubblica

PRESENTAZIONE DEL LIBRO 'L'ALTRA FACCIA DELLA LUNA'

Il 24 maggio scorso nell'Auditorium della Provincia di Treviso si è tenuta la presentazione della pubblicazione 'L’altra faccia della luna’, che raccoglie i dati delle donne della Provincia di Treviso che hanno avuto ruoli nella politica dal 1946 al 2017, progetto coordinato da Stefania Barbieri, Consigliera di Parità della Provincia, e da Valeria Zagolin di Casaartigiani, che ha visto coinvolti anche alcuni studenti in Alternanza Scuola Lavoro. All’interno una parte significativa del volume è dedicata a Tina Anselmi, scritta dalla sua biografa Anna Vinci, grazie al cui lavoro ha preso corpo, a Rai Fiction, il progetto per un film Tv sulla sua vita, che sarà un’occasione per conoscere pagine di storia dell'Italia importanti anche per il nostro Veneto. All'interno del libro anche la mia testimonianza come sindaco e parlamentare che puoi leggere al seguente link:

https://www.simonettarubinato.it/public/Intervento%20Simonetta%20Rubinato.pdf

Immagine

Da sinistra: la consigliera di parità, Stefania Barbieri, la biografa di Tina Anselmi, Anna Vinci, e le sorelle di Tina Anselmi.

IL CONVEGNO

UN NUOVO MODELLO DI GOVERNANCE

Partecipato e ricco di stimoli il convegno del 15 maggio scorso organizzato a Roncade da Veneto Vivo sugli scenari di sviluppo e governo del territorio nell’area dei Comuni di Roncade, Casale sul Sile, Casier, Silea, Breda e Zenson di Piave, San Biagio di Callalta e Monastier, e sull’attualità dell’esperienza del Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile di Roncade, che avevo promosso nel 2006 come sindaco, come modello di governance per interagire positivamente con i processi di trasformazione in atto. A questo link la sintesi delle relazioni e le slide della Camera di Commercio di Treviso con i dati che fotografano la trasformazione del tessuto socio-economico del nostro territorio dal 2007 ad oggi: https://associazionevenetovivo.com/2019/05/16/promuovere-lo-sviluppo-locale-2/?fbclid=IwAR2nViUk9pGi0d05NBaGw_mHcpmphh1QuX-pi_ZvXUliuJ91iQ4zdrd4o8M

 

Scritto da Ex onorevole Pd   
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