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Emergenza amianto: “Ecco cosa chiediamo alla Regione”
Mercoledì 09 Ottobre 2019 14:13

Emergenza amianto: “Ecco cosa chiediamo alla Regione”
Intervento dell’Associazione ex esposti dopo la richiesta di istituzione di un’apposita commissione d’indagine

Riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo appreso dal primo firmatario on. Emanuele Cera della richiesta di istituire una commissione di inchiesta amianto, allo scopo di creare sinergie tra istituzioni, enti, amministrazioni locali, associazioni degli ex esposti amianto forze sociali e politiche ed economiche.

Come ex esposti amianto della Sardegna, esprimiamo soddisfazione e ricordiamo che anche nella scorsa legislazione era stata istituita una commissione inchiesta amianto, che purtroppo, per motivi di tempi e burocratici, non ha avuto i risultati sperati.

 

Auguriamo che l’importante sforzo sia portato avanti dell’onorevole Cera, al quale riconosciamo una attività politica importante e continua in materia di Amianto, e che insieme all’associazione ex esposti, ha lavorato e conseguito dei rilevanti risultati.

Siamo certi che riuscirà, insieme ai firmatari del documento riferito alla richiesta di istituzione della commissione, ad affrontare in modo concreto tutti i temi in merito alla presenza della fibra Killer nella nostra regione, e che si diano risposte reali alle istanze proposte dagli ex esposti amianto di Oristano, che da oltre 40 anni sono in prima linea per difendere il diritto alla salute dei cittadini e dell’ambiente dal rischio amianto, che ancora oggi uccide in Sardegna un centinaio di persone all’anno. Sono, infatti, 4000 i morti certificati dal ministro all’Ambiente On Costa.

Dobbiamo lavorare per eliminare  la disparità tra i lavoratori Sardi che hanno avuto una esposizione accreditata diretta alla fibra, come gli ex lavoratori della Sardit e della Cema Sarda, al fine che tutti abbiano gli stessi diritti in merito alla tutela sanitaria e previdenziale.

È indispensabile e non più rinviabile che ai nuovi esposti ambientali, persone che non hanno avuto contatto lavorativo con la fibra ma sono state riconosciuti con patologie correlate alla fibra killer, purtroppo sono in aumento, siano riconosciuti i diritti sanitari e previdenziali alla pari degli esposti diretti.

Bisogna allargare la sorveglianza sanitaria anche ai famigliari degli ex esposti, ai nuovi esposti e ai famigliari che hanno un congiunto o parente con patologie correlate all’amianto.

Altro punto fondamentale che la proposta dei consiglieri regionali mette in evidenza è la differenza di trattamento per bonifica degli stabilimenti dimessi delle lavorazioni del cemento amianto tra quelli sardi e quelli della penisola, in quanto quelli della penisola sono quasi tutti bonificati con risorse pubbliche dello stato e riconvertiti in strutture pubbliche di pregio culturale e paesaggistico (come parchi), come l’ex stabilimento eternit di Casale Monferrato dove al posto della fabbrica è sorto un parco, mentre i nostri due stabilimenti sono mostri di degrado ambientale e sanitario e ancora oggi un fattore di morte.

Altro punto fondamentale è che la Sardegna si deve adottare di un impianto di inertizzazione, al fine di conferire l’amianto ed eliminarlo in modo definitivo, mettendo fine al conferimento alle discariche con il conseguente sotterramento dei manufatti, una pratica che rimanda alle nuove generazioni il problema.

Giampaolo Lilliu – Presidente Associazione ex esposti amianto

Martedì, 8 ottobre 2019

Scritto da lilliu Giampaolo   
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