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La nostra sanità
Sabato 02 Novembre 2019 16:16

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(prof. Francesco Furlanello) 

Carissimo Michele Emiliano,

ricevo puntualmente sul mio cellulare e su Facebook tue notizie riguardanti la Puglia, in particolare notizie sulla Sanità pubblica.

Le elezioni per il rinnovo della presidenza della Regione, ci saranno in Primavera, sei impegnato per la rielezione, l’augurio è che le vinca sulla Sanità, sull’Ambiente, sul Lavoro, sui Servizi. La sanità è la nota dolente in quanto tocca tutti da vicino, in particolare i più poveri, i pensionati. Passiamo io e mia moglie metà dell’anno nel Veneto e precisamente a Conegliano. Il Veneto è una grande e bellissima Regione, la sanità è di eccellenza. Hanno una organizzazione europea, standard, elevatissimi. La carta dei diritti del cittadino è applicata nei minimi particolari. Diritti e doveri rispettati. Tempi di attesa minimi, di pochi giorni.

Il medico di Base riceve per appuntamento, tutto avviene sullo smartfhone, dopo aver effettuata la visita, se è necessario lo specialista, provvede a prenotarla nell’ospedale più vicino. Un esempio: mio figlio soffre di otiti fin da piccolo, l’ospedale più vicino specializzato in Otorinolaringoiatria è a Vittorio Veneto, nel giro di cinque giorni si viene chiamati per la visita specialistica. Con un tiket che non supera i 30 euro viene curato fino alla guargione. Da noi caro Michele se tutto va bene ci vogliono 150 euro più due euro per la marca da bollo. La visita è in ospedale, 30 euro contro 150. Poi c’è la visita di controllo sempre a pagamento. Un salasso insostenibile. Caro Michele se ci si rivolge alla Sanità convenzionata si risparmia, ma non tanto. La sanità pubblica è per metà privatizzata in pratica. Essendo più poveri di chi vive nelle Regioni più ricche dovremmo pagare di meno non ti pare?

Ti ho scritto della mia esperienza al Pronto Soccorso, naturalmente ti parlo di Foggia, la mia città, uscirne vivi… è una fortuna dopo ore e ore di attesa, spesso mancano i letti e allora vieni parcheggiato in un camerone in piena promiscuità, senza nessuna privacy. Sono stato per 4 giorni per un flutter atriale, in attesa di ricevere la cardioversione. Dimesso dopo altri tre giorni, ho iniziato la terapia antiaritmica. La visita di un cardiologo a pagamento ha evidenziato tachibrachiaritimia che mi provocava dispnea e malori vari.

Sono da sempre uno sportivo, podismo, tennis e ciclismo, ho pensato ad uno specialista della medicina sportiva, su internet ho trovato una pubblicazione di Francesco Furlanello, esperto a livello internazionale. Con Vecchiet, assistevano la squadra nazionale di calcio. Lo contattai alla Villa Bianca di Trento, convenzionata son SSN, 5 giorni di ricovero, una serie di accertamenti e il successivo ricovero all’ Umanitas di Rozzano (Mi) per l’impianto di un pacemaker a doppia cassa. Ho pagato solo la consulenza al prof. Furlanello. Sto benissimo, è passato un anno e mezzo, a gennaio ho il controllo a san Giovanni Rotondo per la programmazione del Pacemaker.

Credo che tu debba riflettere, un’altra Regione la Puglia potrebbe passare al nemico.

Carissimi saluti.

Mario

Scritto da Mario Arpaia   
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