E' stato un anno pieno di battaglie e iniziative, quello che ci lasciamo alle spalle. In quest'anno abbiamo cercato opporre le nostre ragioni a quelle del populismo penale, che ha segnato parte del dibattito pubblico e molti degli atti governativi e parlamentari. Tra questi c'è la legge sulla legittima difesa, a cui ci siamo opposti assieme ai 30.000 cittadini che hanno firmato la nostra proposta. Ci siamo opposti alla dotazione del taser, la pistola elettrica, ai vigili urbani delle grandi città, con degli ordini del giorno approvati dai consigli comunali di Palermo, Torino, Milano e Bergamo.
Non ci siamo limitati alla "resistenza". Abbiamo pubblicato una guida per chi esce dal carcere, piena di informzioni utili a un sia pur minimo reinserimento. Abbiamo presentato una proposta di legge per prevenire i suicidi, nella quale sono previste più telefonate, più affettività e meno isolamento. Come sempre abbiamo monitorato le carceri di tutta Italia, denunciando peraltro alcuni episodi di violenza di cui secondo sarebbero stati vittima i detenuti di Viterbo e Monza. Abbiamo ideato la campagna "il carcere è un pezzo di città", con la quale abbiamo portati i sindaci di Torino, Bologna, Livorno e Palermo a visitare gli istituti penitenziari dei loro territori e a sostenere una proposta di legge di Antigone in cui si prevede che anche i primi cittadini rientrino fra i soggetti autorizzati a visitare le carceri, come i parlamentari e altri.
Di questo e di altro è stato pieno il 2019, per noi. Da qui ripartiremo nel 2020, insieme a tutti coloro che sostengono le nostre iniziative, per continuare a proteggere i diritti.
Buone festività da tutti noi. Patrizio Gonnella, Presidente Antigone
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